domenica 27 gennaio 2019

Un monumento a un vero patriota?

A cura di Danila Cucurnia





Vladimir Putin ha inaugurato martedì 11 dicembre a Mosca una statua di Aleksandr Solzhenitsyn, nel giorno in cui ricorre il centenario della nascita dello scrittore Premio Nobel per la letteratura nel 1970. Il monumento, creato dallo scultore Andrei Kovalchuk, si trova nel quartiere Taganka, nel centro della capitale russa. Il presidente russo ha parlato del dissidente morto a Mosca nel 2008 come di un «vero patriota». Dopo l’espulsione dall’Urss nel 1974, lo scrittore si stabilì — in esilio — nel Vermont fino al 1994, quando fece ritorno in Russia. «Non consentiva a nessuno di parlare male o con sufficienza della sua madrepatria. Si ergeva contro qualsiasi forma di russofobia», ha sottolineato Putin. Il presidente ha poi ricordato che lo scrittore aveva denunciato nel regime comunista «un sistema totalitario che provocava sofferenza e reali difficoltà a milioni di persone».«La cosa più importante è che la voce di Solzhenitsyn continui a risuonare, che i suoi pensieri e le sue idee risuonino nei cuori e nelle menti della gente», ha aggiunto Putin. Fra gli ospiti alla cerimonia anche la vedova dello scrittore, Natalya.
Si rimane piuttosto stupiti, sempre che abbia effettivamente detto così,  a sentire Putin tessere un elogio così sperticato a Solzhenitsyn, soprattutto definendolo un "vero patriota". 

Infatti sono note le sue posizioni non solo anticomuniste ma anche antirusse, quando in diverse occasioni si doleva della sconfitta dei nazisti al tempo della Grande Guerra Patriottica o riversava fango sui combattenti sovietici.

Si può leggere a questo link la lettera del maresciallo Chujkov, il difensore di Stalingrado, a Solzhenitsyn in occasione della pubblicazione di Arcipelago Gulag:


L'esempio di come la menzogna, divulgata e perpetrata per anni, possa diventare verità storica, è l'esaltazione di Solzhenitsyn (vedi saggio del Compagno Luca Baldelli https://noicomunisti.wordpress.com/category/e-le-foibe/page/11/ ). Commemorato a destra e a manca (dove "manca" sta per "sinistra mancante di comunismo"), viene onorato come un salvatore della patria, da chi si indigna perché non viene ricordato a dovere. Contrariamente a ciò che vogliono farci credere, in Russia si ricordano molto bene di lui e, a quanto pare, non è un personaggio amato; lo dimostrano le contestazioni e le manifestazioni dei molti cittadini che, alla vigilia dell'inaugurazione del monumento per il centenario della nascita dello scrittore, chiedevano di annullare la cerimonia. 



Vedi qui


e qui 



Perché le proteste sono buone: 


Interessante articolo: 


Lo dimostrano inoltre i tanti commenti all'articolo pubblicato su un sito russo di Stavropol, città natia di Solzhenitsyn, che narra come il Presidente Putin inauguri il monumento, parlando del Premio Nobel per la letteratura (1970), come di un "vero patriota". (foto da tweet.net) 







I COMMENTI: 

Fu un vero traditore del suo popolo, oltre che un oscurantista devastato mentale: perciò ebbe successo presso gli sporchi yankee, e per questo gli tributarono uno di quei premi Nobel che non si rifiutano mai alle peggiori canaglie, anzi spesso sono riservati proprio a loro: che sia per la letteratura, la pace o l'economia.

Gli hanno messo subito al collo un cartello con scritto: " traditore"?
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