sabato 29 dicembre 2018

La verità sui gulag sovietici

Traduzione di Guido Fontana Ros

La verità sui gulag sovietici - Sorprendentemente rivelata dalla CIA




INTRODUZIONE

Le bugie "umanitarie" servono a lavare il cervello alla popolazione per sostenere le guerre imperialiste. Nutriti dalla propaganda d'estrema destra e sovvenzionati dalla CIA, gli organi principali di "notizie" descrivono i campi di lavoro sovietici, anche noti come "gulag", come un mezzo adoperato da Stalin per reprimere i dissidenti pro democrazia e ridurre in schiavitù le masse sovietiche. del resto la stessa CIA che per mezzo dell'operazione Mockingbird, diede al complesso militare USA il controllo pressoché totale della stampa mainstream al fine di favorire la disinformazione antisovietica (Tracy, 2018), ha recentemente declassificato alcuni documenti che invalidano le menzogne circondanti i gulag.

La CIA che condusse operazioni antisovietiche per quasi cinque decadi e la cui direzione si sforzava di ottenere informazioni accurate sull'URSS, non poteva essere tacciata di favoritismo verso l'Unione Sovietica. Quindi i seguenti file declassificati dove vengono "confessate" sorprendentemente informazioni favorevoli all'Unione Sovietica, assumono un particolare rilievo.

Mentre concordiamo sulle dure condizioni che esistevano nei  gulag, come succede in ogni sistema carcerario nel mondo, lo scopo di questo articolo è quello di lumeggiare i seguenti fatti:
1) la durezza delle condizioni delle prigioni è stata esagerata dalla stampa occidentale, attraverso menzogne create a bella posta
2) le statistiche attinenti la popolazione dei gulag sono state esagerate
3) ci fu uno sforzo genuino per migliorare le condizioni dei prigionieri quando ci furono le possibilità e
4) i requisiti delle condizioni della prigionia erano molto più alti di quelli vigenti in molti paesi capitalisti.


LE CONDIZIONI DI DETENZIONE

Un documento della CIA risalente al 1957, intitolato "Forced Labor Camps in the USSR: Transfer of Prisoners between Camps" ci rivela queste informazioni circa i gulag sovietici da pagina due a pagina sei:
1) Fino al 1952 ai prigionieri veniva conferito un dato ammontare di cibo, aumentato nel caso che le quote di produzione fossero state superate
2) Dal 1952 in poi il sistema cominciò a funzionare sulla "responsabilizzazione economica", vale a dire più i prigionieri lavoravano più venivano pagati
3) nel caso di completamento e superamento delle quote di produzione del 105% ogni giorno di pena veniva contato per due.
4) Inoltre grazie alla ricostruzione socialista postbellica il governo sovietico poté disporre di più fondi e così aumentò la fornitura di cibo ai detenuti.
5) Fino al 1954 i prigionieri lavoravano 10 ore al giorno, mentre gli operai ne lavoravano 8. Dal 1954 in poi i prigionieri lavorarono 8 ore come gli operai.
6) Uno studio della CIA su un campo preso come campione mostra come il 95% dei detenuti fosse composto da veri e propri criminali.
7) Nel 1953, fu concessa un'amnistia al 70% dei criminali comuni detenuti in quel campo e nei successivi 3 mesi la maggior parte di loro fu di nuovo arrestata avendo commesso nuovi reati.

Qui di seguito alcuni estratti da codesti documenti della CIA, sottolineati e riuniti insieme per facilitare il lettore:


Questi contraddicono in modo assoluto la narrazione  che i prigionieri dei gulag non fossero retribuiti. Indubbiamente il lavoro era forzato, ma erano forniti premi ed incentivi materiali. I prigionieri furono pagati dal 1952 in poi mentre precedentemente erano ricompensati con cibo.

Secondo le fantasie borghesi il "regime" sovietico di proposito affamava la popolazione dei gulag. Invece alla luce dei fatti ci furono sforzi dalla parte sovietica per incrementare la fornitura di cibo ai prigionieri dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Il fatto che la giornata lavorativa fosse solo di due ore superiore a quella degli operai fino al 1954 e che da quell'anno divenne pari a quella degli operai liberi è una chiara dimostrazione delle tendenze egalitaristiche dello stato sovietico.

Oltre tutto, fatto degno di nota è che fossero i criminali non i rivoluzionari pro democrazia ad essere spediti nei gulag. Come in tutti i sistemi giudiziari, certamente c'erano degli errori e qualche innocente poteva finire in prigione; il fatto cruciale è questo fatto venne esagerato dalla stampa imperialista.

Facciamo un paragone fra il sistema sovietico e quello USA. Il 13° emendamento permetto il lavoro schiavile dei detenuti; con molti detenuti vessati a causa della loro etnia. Anche la dinastia Clinton ebbe schiavi nello stato dell'Arkansas (News 2017).


Eccezionale concentrato di grandissime balle

I NUMERI

Secondo la quarta pagina di un altro documento della CIA (1989), intitolato “The Soviet Labour System: An Update,” il numero dei prigionieri dei gulag "crebbe fino a 2 milioni" al tempo di Stalin.


Questi dati sono comparabili a quelli provenienti dagli archivi sovietici desecretati. Il seguente documento è un documento archivistico sovietico declassificato del 1954 ((Pykhalov), di cui un estratto è stato tradotto in inglese:


NDT: A questo punto non possiamo più seguire l'articolo originale, dove è stato fatto un pasticcio ai limiti della comprensibilità con i dati tratti dal libro di Pykhalov, quindi ne facciamo un riassunto corretto e comprensibile.


"Nel periodo intercorrente fra il 1921 e l'inizio del 1953, per reati controrivoluzionari furono condannate  a morte 642.980 persone, 2.369.220 alla reclusione e 765.160 al confino.
Tuttavia vi sono altri dati, sempre dal libro citato, che dettagliano con cifre di poco differenti il numero delle persone condannate a morte in quell'arco temporale: 815.619 condannati a morte su 4.308.487 persone processate.
Bisogna considerare però che in questi dati è compresa una notevole quota di criminali comuni (almeno il 30%) e che spesso non tutte le sentenze capitali venivano eseguite. Per esempio, su 76 condanne a morte emesse dalla Corte distrettuale di Tyumen nella prima metà del 1929, al gennaio del 1930 solo 9 furono eseguite... e 46 furono trasformate in pene detentive o annullate."

Gli archivi sovietici rimasero riservati per decenni, furono aperti solo dopo il collasso dell'Unione Sovietica. In aggiunta, dopo la morte di Stalin, il capo della NKVD (Ministero degli Interni russo) , Lavrenty Beria, sostenitore di Stalin, fu fatto uccidere prontamente da da Khrushcev, accanito antistalinista (History in an hour 2010). 

Questi fatti rendono molto improbabile che i servizi di sicurezza sovietici fossero favorevoli a Stalin.

IL NOBEL DELLA MENZOGNA


Lo storico italoamericano Michael Parenti (1997, pp. 79-80), analizzò ulteriormente i dati provenienti dagli archivi sovietici:


"Nel 1993, per la prima volta, diversi storici hanno ottenuto l'accesso agli archivi precedentemente segretati della polizia sovietica  e sono stati in grado di stabilire stime ben documentate della popolazione delle prigioni e dei campi di lavoro e hanno scoperto che la popolazione totale dell'intero sitema dei gulag a partire dal gennaio 1939, verso la fine delle Grandi Purghe, era di 2.022.976, e in quel periodo iniziò pure una purga degli epuratori, tra cui molti funzionari dell'intelligence e della polizia segreta (NKVD) e membri della magistratura e altri comitati investigativi, che furono da quel momento ritenuti responsabili per gli eccessi del terrore nonostante le loro proteste di fedeltà al regime."

"I campi di lavoro sovietici non erano campi di sterminio come quelli che i nazisti costruirono in Europa: non c'era uno sterminio sistematico dei detenuti, nessuna camera a gas o forni crematori per sbarazzarsi di milioni di corpi ..." La grande maggioranza dei detenuti del gulag sopravvisse e alla fine ritornò alla società quando fu concessa l'amnistia o quando finirono di scontare la pena. Ogni anno, dal 20 al 40% dei detenuti erano rilasciati, secondo i registri degli archivi. Nonostante questi fatti, il corrispondente di Mosca del New York Times (7/31 / 96) continua a descrivere il gulag come "il più grande sistema di campi di sterminio nella storia moderna".

"Quasi un milione di prigionieri di gulag furono rilasciati durante la seconda guerra mondiale per prestare servizio militare. Gli archivi rivelano che più della metà di tutti i decessi nei gulag per il periodo 1934-53 avvenne durante gli anni della guerra (1941-45), per lo più a causa dalla malnutrizione, quando la fame e gli stenti erano il destino comune dell'intera popolazione sovietica (circa 22 milioni di cittadini sovietici morirono durante la guerra). Nel 1944, ad esempio, il tasso di mortalità nei campi di lavoro era di 92 su 1000. Nel 1953, con la ripresa postbellica, le morti dei campi erano scese a 3 per 1000."

"Tutti i detenuti dei gulag possono essere considerati vittime innocenti della repressione rossa? Contrariamente a quanto siamo stati portati a credere, quelli arrestati per crimini politici ("reati controrivoluzionari ") erano compresi tra il 12 e il 33% della popolazione carceraria, con variazioni annuali. La maggior parte dei detenuti era accusata di reati non politici: omicidio, aggressione, furto, banditismo, contrabbando, truffa e altre violazioni punite in qualsiasi società."

Così, secondo la CIA, circa due milioni di persone furono inviate al Gulag negli anni '30, mentre secondo gli archivi sovietici declassificati, 2.369.220 fino al 1954. Rispetto alla popolazione dell'URSS dell'epoca, facendo un raffronto con le statistiche di un paese come gli Stati Uniti, la popolazione del Gulag nell'URSS nel corso della sua storia era  in percentuale inferiore a quella carceraria degli Stati Uniti di oggi o degli anni '90. Infatti, secondo la ricerca di Sousa (1998), negli Stati Uniti c'era una percentuale più grande di prigionieri (rispetto all'intera popolazione) di quanti ce ne fossero mai stati nell'URSS:
"In una notizia senza alcun risalto che appariva sui giornali dell'agosto 1997, l'agenzia di stampa FLT-AP riferiva che negli Stati Uniti non c'erano mai state così tante persone nel sistema carcerario come i 5,5 milioni detenuti nel 1996. Questo rappresenta un aumento di 200.000 persone dal 1995 e significa che il numero di criminali negli Stati Uniti è pari al 2,8% della popolazione adulta. Questi dati sono disponibili per tutti coloro che fanno parte del dipartimento di giustizia nordamericano .... Il numero di detenuti negli Stati Uniti oggi è di 3 milioni più alto del numero massimo di detenuti in Unione Sovietica! Nell'Unione Sovietica, ci fu un massimo del 2,4% della popolazione adulta in carcere: negli Stati Uniti la cifra è del 2,8% ed è in aumento! Secondo un comunicato stampa diffuso dal dipartimento della giustizia degli Stati Uniti il ​​18 gennaio 1998, il numero di detenuti negli Stati Uniti nel 1997 è aumentato di 96.100 persone".

CONCLUSIONE 

Ritenendo l'URSS come la maggior sfida ideologica, la borghesia imperialistica occidentale demonizzò Stalin e l'Unione Sovietica. Ora dopo decenni di propaganda, archivi desecretati russi e americani smascherano insieme queste menzogne antisovietiche. Degno della nostra attenzione è il fatto che la CIA, fonte aspramente antisovietica, abbia pubblicato documenti desecretati che smantellano i veri e propri miti che promuoveva e continua a promuovere nei mezzi di comunicazioni di massa. I file CIA insieme ai documenti declassificati degli archivi sovietici hanno dimostrato che la stampa borghese mentiva sui gulag.



FONTI




13th Amendment to the U.S. Constitution: Abolition of Slavery. (n.d.). Retrieved August 28, 2018, from https://www.archives.gov/historical-docs/13th-amendment

Central Intelligence Agency (CIA). (1989). THE SOVIET FORCED LABOR SYSTEM: AN UPDATE (GI-M 87-20081). Retrieved February 12, 2018, fromhttps://www.cia.gov/library/readingroom/docs/DOC_0000500615.pdf

Central Intelligence Agency (CIA). (2010, February 22). 1. FORCED LABOR CAMPS IN THE USSR 2. TRANSFER OF PRISONERS BETWEEN CAMPS 3. DECREES ON RELEASE FROM FORCED LABOR 4. ATTITUDE OF SOVIET PRISON OFFICIALS TOWARD SUSPECTS 1945 TO THE END OF 1955. Retrieved January 5, 2018, from https://www.cia.gov/library/readingroom/docs/CIA-RDP80T00246A032000400001-1.pdf

Hillary and Bill used 'slave labour'. (2017, June 08). Retrieved June 10, 2017, from https://www.news.com.au/technology/online/social/hillary-and-bill-clinton-used-black-prisoners-for-forced-slave-labour-in-the-arkansas-governors-mansion/news-story/9af23848a5d44770b538c931c62460fe

Игорь, П. (n.d.). Книга: За что сажали при Сталине. Невинны ли «жертвы репрессий»? Retrieved August 28, 2018, from https://www.e-reading.club/bookreader.php/1008874/Pyhalov_-_Za_chto_sazhali_pri_Staline._Nevinny_li_zhertvy_repressiy.html

Parenti, M. (1997). Blackshirts and reds: Rational fascism and the overthrow of communism. San Francisco, Calif: City Lights Books.

Sousa, M. (1998, June 15). Lies concerning the history of the Soviet Union. Retrieved August 27, 2018, from http://www.mariosousa.se/LiesconcerningthehistoryoftheSovietUnion.html

The Death of Lavrenty Beria. (2015, December 23). Retrieved August 31, 2018, from http://www.historyinanhour.com/2010/12/23/lavrenty-beria-summary

Tracy, J. F. (2018, January 30). The CIA and the Media: 50 Facts the World Needs to Know. Retrieved August 28, 2018, fromhttps://www.globalresearch.ca/the-cia-and-the-media-50-facts-the-world-needs-to-know/5471956   

































giovedì 27 dicembre 2018

LA TELEFONIA MOBILE E’ NATA IN UNIONE SOVIETICA

Di Luca Baldelli

Se chiedete a un uomo della strada dove nacque il sistema di telefonia mobile, vi verrà risposto: negli USA, oppure in Giappone o ancora in Germania, tale è la potenza della grancassa mediatica.
Invece il primo sistema di telefonia mobile funzionante fu sviluppato nel regno del male, nella terribile Unione Sovietica dove la ricerca scientifica veniva portata avanti a colpi di ascia tra fiumi di vodka...



lunedì 24 dicembre 2018

IL MITO DELLE DEPORTAZIONI IN MASSA DEI POPOLI BALTICI NEL 1940/41


Di Luca Baldelli


Accanto alla lamentatio sui "crimini staliniani" in Ucraina trova posto quella dedicata ai fascisti baltici che, fra l'altro, parteciparono entusiasticamente al massacro degli ebrei e dei russi nativi all'epoca dell'invasione nazista. 
Il compagno Baldelli demistifica quest'altro caposaldo della propaganda anticomunista.

IL MITO DELLE DEPORTAZIONI IN MASSA DEI POPOLI BALTICI NEL 1940/41

mercoledì 19 dicembre 2018

Più Europa, of course.

Traduzione di Davide Spagnoli


Commissione UE: Giù le mani dalla legislazione democratica!



In futuro, le leggi approvate democraticamente saranno abrogate da una semplice decisione della Commissione europea.  La Commissione Europea vuole concedersi questo diritto con la cosiddetta direttiva sulla notifica.  La Confederazione dei Sindacati Tedeschi critica questa direttiva e sostiene il rafforzamento dell'integrazione europea.

Le leggi adottate democraticamente possono essere abrogate con una semplice decisione della Commissione UE - la Commissione vuole concedersi questo diritto con la cosiddetta direttiva sulla notifica.  La proposta di direttiva è attualmente in fase di iter legislativo tra il Consiglio dell'UE e il Parlamento europeo.

La proposta fa parte del pacchetto sui servizi

La proposta fa parte del pacchetto servizi con il quale la Commissione europea intende esortare gli Stati membri a smantellare la regolamentazione del mercato dei servizi.  Ciò vale, ad esempio, per l'obbligo dei maestri artigiani - un regolamento importante per garantire la qualità nell'artigianato.

Le leggi decise non devono essere semplicemente annullate

La Commissione europea auspica inoltre un maggiore controllo sull'eventualità che i regolamenti emanati dagli Stati membri violino il diritto comunitario in materia di libero mercato.  Finora, le norme che violano il diritto comunitario possono essere esaminate nell'ambito di procedimenti di infrazione dinanzi alla Corte di giustizia europea.  In futuro, la Commissione europea vuole essere in grado di aggirare tali regolamenti con una semplice risoluzione.  Tale diritto di decisione significherebbe che la Commissione potrebbe semplicemente abrogare le leggi degli Stati membri adottate dai parlamenti.

Tutela della competenza legislativa dei parlamenti

La Confederazione dei Sindacati Tedeschi chiede di tutelare la competenza legislativa dei parlamenti e di rispettare la separazione dei poteri.  La Commissione europea non deve avere il diritto di decidere sulle leggi approvate dal Parlamento.  La procedura attuale è sufficiente a garantire il rispetto dei trattati UE.  In questo contesto, deve essere possibile anche in futuro fissare standard qualitativi elevati per i servizi attraverso procedure democratiche.

La Confederazione dei Sindacati Tedeschi sostiene che l'UE dovrebbe diventare più democratica e sociale.  Ciò rafforzerebbe l'integrazione europea.





giovedì 13 dicembre 2018

I social media e il socialismo: disconnettersi e vivere felici.

Traduzione di Davide Spagnoli


Interessantissima riflessione sul ruolo preventivo controrivoluzionario dei social media. Da leggere.


Oro in cambio di dollari!

Traduzione di Davide Spagnoli

Mentre siamo occupati a seguire le stupidaggini di Selfeenee o i congiuntivi improbabili di Di Maio, nel mondo reale accadono cose...
A proposito perché la Russia e la Cina si muovono in questa direzione? Perché la Germania ha fatto rientrare le proprie riserve auree? L'italia, terzo paese al mondo per le riserve auree, dove le conserva?