giovedì 31 dicembre 2015

La critica del feticismo nella matematica di Arnošt Kolman

REDAZIONE NOICOMUNISTI

Traduzione di Davide Spagnoli

Arnošt Kolman (1892-1979) è stato un matematico, filosofo e dirigente comunista ceco. A Praga ha seguito le lezioni di Einstein. In seguito è stato influenzato da Vladimir Lenin mentre lavorava con la di lui moglie Nadezda Krupskaja. In questo articolo, vogliamo esaminare gli argomenti di Kolman contro il positivismo logico che ruotano attorno alla nozione di feticizzazione della matematica. Kolman trae la sua nozione di feticismo dalla concezione di Marx del feticismo delle merci, puntando al fatto che una cosa (un sistema, una struttura, una costruzione logica), oltre la propria reale, ne acquisisce un'altra formale. Feticismo significa un immaginario distacco delle caratteristiche fisiche dalle cose reali, o dai fenomeni da queste stesse cose.

Identifichiamo due principali argomenti di Kolman contro il positivismo logico. Nel primo applica gli argomenti di Lenin contro l'empirismo-critico di Mach e il monismo neutro di Russell. Il secondo argomento di Kolman è che i feticci logici e matematici sono epistemologicamente privati di qualsiasi dimensione storica e dinamica.





Pregate per un inverno mite in Ucraina

REDAZIONE NOICOMUNISTI

Traduzione di Guido Fontana Ros





Auguriamoci un inverno mite in Ucraina. Perché? Leggete questo breve articolo del blogger Dmitri Orlov e lo scoprirete...




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sabato 26 dicembre 2015

Trascrizione del “processo” a porte chiuse di Nicolae ed Elena Ceausescu, dicembre 1989

REDAZIONE NOICOMUNISTI
Traduzione di Guido Fontana Ros






Il 25 dicembre 1989 dopo un processo/farsa venivano fucilati Nicolae ed Elena Ceasescu. La democrazia finalmente "trionfava" anche in Romania e abbiamo tutti visto com'è andata a finire.

Al di là dei latrati, dei grugniti e dei belati dei "sinistri" sul golpe controrivoluzionario in Romania, presentiamo una traduzione di quanto più possibile vicino a una fonte primaria della trascrizione del processo si possa trovare in rete.
Consigliamo, per comprendere pienamente i retroscena del golpe, anche questo eccellente articolo in italiano.






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venerdì 4 dicembre 2015

La Cina di fronte al jihadismo

REDAZIONE NOICOMUNISTI

Traduzione di Guido Fontana Ros

La Cina di fronte al jihadismo

di Augusto Soto

pubblicato il 3/12/2005 su www.strategic-culture.org

Fonte


Pechino ha promesso di agire in seguito alla decapitazione di un cittadino cinese e all'uccisione di tre impiegati di una compagnia cinese di costruzioni in Mali, rivendicata dal gruppo jihadista contiguo ad Al Qaida, Al Mourabitoun. Queste notizie hanno scioccato i cinesi che sono regolarmente colpiti dai radicali uiguri dello Xinjiang che, per anni, hanno portato avanti una sanguinosa insurrezione di bassa intensità contro il dominio di Pechino.

I mussulmani uiguri tipicamente sunniti che parlano un linguaggio della famiglia linguistica turcofona hanno stretti legami con gli altri gruppi uiguri dell'Asia Centrale e godono del sostegno da parte della Turchia che li considera membri di una comunità disseminata fra il Mediterraneo orientale e la Cina.

I recenti sviluppi 

Nel corso degli ultimi anni lo stato islamico (IS) andava reclutando centinaia di uighuri mentre diffondeva propaganda contenente minacce verso la Cina e chiamava alla costituzione di un califfato nella regione autonoma cinese dello Xinjiang. Prima di ciò Al Qaeda aveva menzionato più di una volta le proprie mire espansionistiche nella regione.

Un attacco mortale nella piazza Tienanmen che nel 2013 uccise cinque persone e l'uccisione di 29 nella città del sud ovest di Kunming più un attacco dinamitardo e suicida a Urumqui che fece 31 morti, dimostrano come il paese debba fronteggiare continue minacce. Del resto la storia è molto vecchia. Nel 1990, insurrezioni con armi da fuoco e con il lancio di bombe fecero appello alla jihad per l'espulsione dei cinesi etnici dallo Xinjiang ai fini di instaurare uno stato del Turkestan orientale. Nel 1997 un'altra insurrezione portò a centinaia di vittime nella città cinese di Yining in Asia Centrale e l'insurrezione del 2009, la più sanguinosa nelle ultime decadi, lasciò quasi 200 morti e più di un migliaio di feriti


Agire, ma in quale modo?



A seguito dei recenti attacchi terroristici su larga scala, Pechino promise di intensificare la propria cooperazione nell'antiterrorismo con la comunità internazionale. Ma quanto si può andare lontani?



Primo, fra parecchi fattori, noi dobbiamo prendere in considerazione che, già di suo, il coinvolgimento internazionale delle forze cinesi di fronte al settarismo e al jhadismo coinvolge alcuni fattori complessi. In quanto superpotenza economica, la Cina è vista come uno stato ricco, colmo di danaro per il pagamento di riscatti di potenziali ostaggi, una delle principali fonti di entrate per l'IS e strutture affini. La Cina sta dispiegando infrastrutture, tecnici e operai in giro per il mondo, per cui gli interessi cinesi possono essere colpiti dal terrorismo in crescita.



Secondo, la coordinazione. Pechino sa che, il contenimento e l'eliminazione del violento separatismo dallo Xinjiang ispirato o strettamente legato al terrorismo dei jihadisti della Siria, dell'Irak, dell'Afghanistan e di altri territori, sono impossibili senza una stretta coordinazione o coalizione con la Russia, con i paesi dell'Asia Centrale, dell'Europa, del Medio Oriente e dell'Africa, più gli USA. Del resto la coordinazione con le 2 ultime amministrazioni statunitensi (Bush ed Obama) si è rivelata truffaldina. 


Terzo, così il giudizio empirico e la capacità di manovra sono essenziali. Diversamente dai paesi interdipendenti dell'EU, la Cina, in materia di sicurezza internazionale, ha dimostrato cautela e indipendenza nella politica estera e di difesa. Proprio all'opposto della coalizione a guida USA sorta dopo l'11 settembre che è stata fortemente ideologica e largamente corresponsabile dell'emersione di gruppi internazionali di terroristi e costantemente incapace di combatterli.

Quarto, l'instabilità. A causa delle radici religiose ed etniche dei conflitti, il condurre guerra all'IS o contenere i gruppi separatisti uighuri collegati al jihadismo significa fronteggiare eventi molto fluidi. Per esempio, si pensi all'inspiegabile abbattimento nella settimana scorsa dell'aereo russo che combatteva l'IS da parte di un alleato USA, la Turchia o al precedente confronto con Pechino da parte della Turchia che esprime simpatia per gli uighuri del Xinjiang, in seguito alla peggiore insurrezione degli ultimi decenni nel 2009.

Sfide esistenti ed emergenti per la Cina

Parlando da un punto di vista regionale, lo Xinjiang è un cancello continentale che collega il paese all'Asia Centrale, alla Russia e all'Europa e anche all'Asia del sud ovest, grazie ai megaprogetti infrastrutturali miranti a facilitare le importazioni dall'Africa Orientale e dal Golfo Persico tramite il Pakistan. Più probabilmente il confinante Afghanistan sta sperimentando un profondo vuoto di potere con conseguente aumento ulteriore di conflitti interni e di nuove rivalità, rinforzando così la sua natura endemica di stato fallito con frontiere porose, come è stato dimostrato dal caso dei 22 uighuri catturati in Afghanistan e Pakistan dalle forze USA e spediti a Guantanamo in circostanze misteriose dopo l'11 settembre.







Per di più, per quanto importanti siano le minacce affrontate dalla Cina da parte dei vicini, la Cina è a distanza dalla culla del più pericoloso e recente jihadismo. L'intelligence più vicina a quella regione è in larga misura patrimonio di alcuni paesi arabi e occidentali. Dopo tutto, Bin Laden e i suoi successivi alleati e seguaci nel mondo radicale dell'Asia centrale, tra i quali se ne annoverano nel Medio Oriente alcuni spuntati fuori dal partito Baath di Saddam Hussein (fra cui cui vanno ricercati gli attuali strateghi dell'ISIS) sono stati alleati dei paesi anglosassoni per lungo tempo.



Inoltre con così tanti attori all'opera in Medio Oriente e in Asia Centrale, un coinvolgimento significativo là comporterebbe dei rischi totalmente nuovi con cui questi gruppi e paesi già coinvolti in conflitti in quelle regioni, non avrebbero alcuna familiarità. Si pensi ad esempio alla rete di entità di attivisti e di hackers chiamata Anonymous, una specie di puzzle per ogni potenza ( e nello stesso Occidente). Recentemente una NATO allarmata ha chiesto loro di lasciare la guerra cibernetica ai professionisti in seguito alla loro dichiarazione di guerra all'IS.


Una possibilità per un intelligente stile di combattimento di basso profilo

Al contrario del famoso attacco terroristico del 2004 a Madrid da parte di Al Qaida che influenzò il risultato delle elezioni presidenziali spagnole (che avvennero poche ore dopo), la Cina può rapidamente agire senza alcun rischio per il funzionamento del suo sistema politico. Il 18 novembre, a seguito dell'uccisione di Fan Jinghui in Mali, la polizia militare cinese ha annunciato l'uccisione di 28 persone nello Xinjiang coinvolte all'attacco mortale a una miniera nel mese di settembre.
Inoltre sul piano internazionale, la Cina si atterrà strettamente ai suoi Cinque Principi della Coesistenza pacifica, vale a dire, mutuo rispetto per la sovranità e l'integrità territoriale, mutua non aggressione, non interferenza reciproca negli affari interni, uguaglianza e mutui benefici e coesistenza pacifica che sono stati molto apprezzati per decenni precisamente nei paesi ora colpiti dal terrorismo al di fuori dall'Europa.

Per le questioni attinenti la sicurezza, Pechino ha marcato un progresso significativo nel coordinamento internazionale sotto l'ombrello della rete di difesa e di antiterrorismo della Shangai Cooperation Organization (SCO) (con annesse esercitazioni militari in Asia Centrale e nella regione degli Urali) e nel contesto dei legami militari russo-cinesi svolgendo manovre navali nel Mediterraneo.

Inoltre Pechino sa che la prevenzione di stragi di civili e la distruzione di infrastrutture critiche sono elementi chiave dei campi di battaglia. Attualmente uno sforzo significativo nella soppressione del jihadismo deve basarsi sulla preparazione per un combattimento intelligente, naturalmente imperniato nel contesto SCO e nel coordinamento con l'Interpol, come sta avvenendo. Qualche giorno fa, a Siviglia, in Spagna, si è tenuto un incontro internazionale con la partecipazione della Cina, dedicato a come colpire le reti dei terroristi all'estero e le loro rotte di spostamento. La Cina sta fornendo dei robot alle proprie forze antiterrorismo. 

Il prossimo vertice del G20 a Hangzhou, in Cina, nel 2016, metterà il terrorismo in cima all'agenda. A quel punto probabilmente i leader cinesi si sentiranno ugualmente a loro agio nel discutere come combattere contro l'IS e a contribuire a risolvere le crisi esplosive nel Medio Oriente, nonché ad affrontare il fallimento cronico dell'Afghanistan. Naturalmente proprio come fanno ora affrontando il cambiamento climatico e la proliferazione nel contesto di un mondo multipolare. A livello internazionale le forze di difesa e dell'antiterrorismo della Cina presumibilmente aumenteranno le capacità di intelligence riguardo alle azioni jihadiste, pur concentrandosi sulla primissima base militare cinese all'estero, di recente annuncio, a Gibuti in Africa orientale, vicino ad alcune delle regioni più instabili del mondo.

venerdì 6 novembre 2015

Cambiamenti nella DPR e nella LPR

REDAZIONE NOICOMUNISTI

Traduzione di Guido Fontana Ros

Sono in arrivo grossi cambiamenti per quanto riguarda l'atteggiamento del governo russo nei confronti delle 2 Repubbliche Popolari del Donbass. Magari saremo smentiti dallo sviluppo degli eventi, ma abbiamo la forte sensazione che il Donbass sarà integrato in un qualche modo nella Federazione Russa e due eventi puntano in questa direzione: la concessione del passaporto russo ai residenti nella Novorussia e quello che viene detto nell'articolo seguente.


Cambiamenti nella DPR e LPR




Per quanto riguarda le informazioni di ieri provenienti da Zot'ev che Surkov possa essere rimosso dal Donbass. Per quanto attiene del repulisti dei “curatori”, si confermano le informazioni.

Zhuchkovsky:
Oggi tutti gli “incaricati” nelle Repubbliche Popolari sono stati licenziati. Non ho ancora notizie precise su Surkov (anche se ci sono rapporti da parte ucraina che dicono che sia stato rimosso), ma tutti gli esecutori e "supervisori" sono stati estromessi dai giochi. Vediamo se arriveranno nuovi personaggi e chi saranno. Secondo alcuni rapporti, la supervisione passa all’ “ufficio” [il FSB].  Come è avvenuto in primavera e all'inizio dell'estate del 2014. In generale, la prossima riformattazione della politica russa nel Donbass è iniziata. Alcune persone credono che questo possa essere dovuto a una possibile escalation del conflitto con l'Ucraina, altri parlano di un’escalation della lotta contro i bilanci sempre più magri della Federazione Russa.

In realtà, oltre a Zhuchkovsky, questa informazione è stata confermata da mie fonti nella DPR e nella LPR con le quali ho discusso l'argomento ieri e oggi. È stato inoltre confermato da Donetsk che le persone responsabili dello “sviluppo ideologico” nella repubblica hanno lasciato la DPR. In realtà lo stesso vale per un certo numero di persone coinvolte nella curatela delle questioni economiche e il rimpasto di Lugansk è associato al caso Lyamin & Co. (se ho capito bene, Lyamin ha rilasciato un’interessante testimonianza al MSS *), quindi questo scandalo di corruzione ha avuto veramente un’eco a Mosca. In generale, c'è una riformattazione piuttosto pesante degli “organi di controllo”. Per quanto riguarda Surkov stesso, non vi è al 100% la prova che sia stato rimosso; alcuni dicono che è stato licenziato, altri che non lo sia stato. Ma, incredibilmente, tre persone molto diverse fra loro che difficilmente sono in qualche modo collegate fanno il nome di Kozak come la persona a cui è probabile che sia affidata la responsabilità delle questioni economiche della DPR e della LPR. Un'opzione possibile è che Kozak, o qualche altra persona a cui la responsabilità per l'economia deve essere affidata, opererà in parallelo con Surkov, che continuerà a seguire il “processo di Minsk”. Vedremo se è vero. In ogni caso, grandi cambiamenti sono in corso. Diventeranno chiare le posizioni per cui vi è una volontà di rafforzamento o indebolimento nel quadro dei nuovi schemi in campo  per i supervisori della DPR e della LPR, dal momento che alcuni se ne vanno e ne arrivano altri. La reazione della cerchia ristretta di Surkov circa i problemi per il loro "capo" era piuttosto indicativa, ma non eccezionale.

* Ministero della Sicurezza dello Stato (MGB in russo)

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giovedì 5 novembre 2015

La Grande Congiura contro la Russia

REDAZIONE NOICOMUNISTI


Pubblichiamo una versione in PDF dell'ottimo libro La Grande Congiura contro la Russia di Michael Sayers e Albert E. Kahn basata sull'edizione digitale realizzata dai compagni del Forum Scintilla Rossa.

sabato 31 ottobre 2015

NEO - Come la Siria e la Russia hanno cambiato le sorti della lotta al terrorismo

REDAZIONE NOICOMUNISTI

Traduzione di Guido Fontana Ros

FONTE


La caduta in disgrazia dell'America come la protettrice della libertà e della democrazia è quasi completa




di Jim W. Dean, … con New Eastern Outlook, Moscow


[Nota: Questo articolo è stato inviato alla NEO (New Eastern Outlook) circa cinque giorni fa, ma l'ho scritto come un pezzo in retrospettiva e non come notizie dell'ultima ora. Avevamo pubblicato parecchi  brevi estratti di notizie, tutte provenienti dall'esaustiva cernita di Gordon da 20 nuovi siti per cogliere il miglior materiale possibile e l'abbiamo fatto due o tre volte negli ultimi giorni. Così ho scritto questo questo pezzo per riportare a un unico filo conduttore le tattiche di combattimento che stavano emergendo da queste relazioni.
Gordon ha presentato un nuovo, importante articolo da NEO dopo aver appreso che la tempistica dell'intervento russo è stata determinata dalla necessità di prevenire il piano saudita – israeliano - turco mirante alla presa di Damasco con un attacco di tipo guerra lampo. Il tutto sarebbe iniziato con un assalto turco e jihadista al nord per tagliare fuori Latakia attirandò là l'esercito siriano, per poi sferrare un grande attacco su Damasco sotto la copertura aerea israeliana.
Abbiamo appreso che ci sono stati i primi attacchi aerei a sud di Damasco, molto prima di questo progettato assalto, per bombardare i centri di comando e le aree di concentramento. Dovremmo avere il racconto di questi avvenimenti entro pochi giorni; un altro punto segnato da Gordon. I nostri due articoli sul generale israeliano catturato in Iraq hanno ottenuto oltre 150.000 letture su VT, benché persista ancora un blackout dei media delle corporation su di esso.

La copertura giornalistica delle guerre è una delle nostre specialità da un po' di tempo a questa parte; dopo esserci addentrati in profondità nel conflitto libico, con la nostra gola profonda, una famiglia libica, di cui alcuni erano membri del governo e con i militari e gli espatriati che ci hanno tenuti al corrente di entrambe le parti. Un esule ha cominciato a partecipare a delle missioni umanitarie di soccorso, nel corso delle quali, una notte gli hanno sparato e ha dovuto fingersi morto dopo essere uscito appena in tempo.

Costui più tardi fece ritorno con una squadra di combattimento e nel suo ultimo periodo in Libia era occupato a partecipare alla cattura di Gheddafi a Sirte: successivamente la sua squadra è rientrata al Cairo per poi volare a casa, come moderni cittadini soldato. Da allora non lo abbiamo mai più sentito... JD]

Prima pubblicazione: 28 ottobre 2015


Il mondo ha guardato con sorpresa quando il leader della Siria, che non avrebbe mai abbandonato il suo paese in tempo di guerra e il leader della Russia, paese che ha rifiutato di essere isolato, si sono incontrati a Mosca alla faccia di alcune potenze arroganti.


Iran e Iraq guardavano da dietro le quinte, occupandosi delle simili aggressioni geopolitiche da parte dei moschettieri dell'occidente, di Israele e degli stati del Golfo, che avevano scatenato il caos in tutta la regione mediorientale.
C'è un vecchio detto militare “Mai sottovalutare il tuo nemico”, la cui forma aggiornata dovrebbe essere “mai sottovalutare le tue vittime”... perché la Russia e la Siria non hanno scelto di essere nemici di nessuno. I moschettieri hanno scelto loro come vittime.
La caduta in disgrazia dell'America nel ruolo di bussola e protettrice della libertà e della democrazia è quasi completa. Una piccola forza aerea russa, ma molto competente, ha capovolto tutta la guerra al terrore in Siria, mettendo in campo operazioni coordinate con l'esercito siriano di cui nessuno ha visto i preparativi.
E la pillola più amara di tutte: hanno fatto tutto ciò completamente nei limiti della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale, che i loro persecutori hanno sempre trattato con disprezzo.

Ma oggi ho voluto trattare delle tattiche di combattimento che sono state così determinanti nel trasformare la situazione siriana innescando una bufera di rapporti su rapidi combattimenti che si sono rimescolati in una macchia nebulosa per la maggior parte dei lettori. Quello che abbiamo visto accadere è qualcosa che sarà insegnato nelle accademie militari per un centinaio di anni, proprio come le gesta dei generali confederati della nostra sfortunata tragedia della Guerra Civile.

I bombardamenti precisi dei russi non lasciano ai media occidentali
che ricorrere a notizie false.
La prima sorpresa è arrivata quando l'attacco di terra iniziato dopo solo una settimana di bombardamenti da parte di un modesto numero di aerei, durata abbastanza a lungo per permettere alla Russia di evidenziare le proprie competenze in materia di bombardamenti di precisione, evitando vittime civili e danni collaterali cosa che non abbiamo mai visto da altre parti.
Abbiamo appreso subito dopo che la pianificazione per questa offensiva era in corso da qualche tempo, programmata per partire dopo i recenti interventi alle Nazioni Unite, appena prima che cominciasse la battaglia.
Si doveva ripulire per prima cosa la Siria centrale per avere linee sicure di rifornimento per le grandi battaglie che li attendono al nord. L'offensiva principale è avvenuta da Homs, in direzione nord sulla strada statale 5, città in cui fui assegnato a monitorare le elezioni nel giugno del 2014, giorno memorabile della mia vita in cui ho visto un popolo imbattuto che rieleggeva ancora una volta un presidente di guerra.
Ed è stato un onore dare una mano, come rappresentante del popolo siriano, traducendo in inglese la relazione finale degli osservatori attestante le elezioni.
La prima linea di difesa jihadista era appena a nord di Homs. I TOW forniti dagli USA stavano attendendo i corazzati siriani che hanno attaccato dritti sulla strada; e abbiamo sentito di 30 carri distrutti quel giorno.

Ma ora abbiamo i video sia da parte siriana che jihadista e in alcuni le riprese sono state effettuate dai tetti per cui possono essere osservati gli attacchi aerei. Gli aerei russi avevano lasciato i bunker di comando di questa linea di difesa intatti fino al giorno dell'offensiva in modo che al momento dell'attacco fossero pieni di jihadisti.


La seconda sorpresa è arrivata quando i siriani hanno lanciato un attacco del fianco sinistro dividendo le forze in direzione est e ovest: un contingente bloccava qualsiasi rinforzo jihadista che cercasse di scendere dalle colline e l'altro investiva dal retro le posizioni jihadiste a ovest della strada statale 5, costringendo i ribelli a combattere su due fronti.
La fase iniziale della battaglia si è svolta per lo più nel primo giorno quando le unità dei terroristi superstiti hanno cercato di ritirarsi alla loro successiva linea difensiva, l'area di Hama sull'autostrada 5 e così hanno imparato cosa vuol dire trovarsi sotto gli attacchi dei cacciabombardieri e degli elicotteri d'assalto MI-24 allo scoperto nelle strade.

Poi abbiamo visto elementi delle delle riserve della Guardia Nazionale siriana addestrata dagli iraniani, gettati rapidamente in battaglia in operazioni di rastrellamento su entrambi i lati dell'autostrada 5 per ripulire qualsiasi unità di jihadisti eventualmente lasciata in retroguardia per tendere imboscate alle colonne di approvvigionamento. Questo ha anche permesso alle unità attaccanti di continuare a spingere a nord in formazione serrata.

I jihadisti hanno cominciato spezzettarsi in unità più piccole e a disperdersi per rendersi meno visibili agli attacchi aerei. Ma questo ha distrutto la loro capacità di manovra e di mutuo sostegno, mentre sono sottoposti ad attacchi sul terreno e dall'aria.
Questa settimana abbiamo visto un po' del primo filmato jihadista proveniente da jihadisti morti o catturati che speravano di registrare alcuni filmati da mostrare un giorno ai nipoti. Questi filmati mostrano fanatici male addestrati nel più totale caos che usano le radio con con scarsa disciplina. Ecco alcuni jihadisti che imparano nel modo più duro a non riunirsi intorno alle armi pesanti nel corso di un attacco aereo per guardare cosa accade. Può essere fatale.


Sembrava quasi una gara a chi fosse in grado di recitare le parole d'ordine più religiose durante le riprese dei bombardamenti ed era sorprendente quanto volassero basso i MI-24 durante gli attacchi, a volte erano più bassi dei minareti. Avevo sentito dire che erano pesantemente corazzati e sembravano essere totalmente indifferente al fuoco da terra.

I jihadisti che si riunivano in grandi gruppi presto ricevevano
la visita di bombe da 500 libbre (226,796 kg)
Mentre i jihadisti stavano filmando e scandendo slogan, l'esercito siriano stava naturalmente manovrando intorno a loro, per tagliarli fuori dalla ritirata verso nord. Ciò ha impedito un afflusso di rinforzi alle nuove linee difensive dei terroristi, ponendo fine alla vecchia tattica dell'esercito siriano di respingerli da un territorio, senza arrivare a distruggerli, così rimanevano in vita per combattere un altro giorno.
La contraerea era per lo più affidata a dei pick up, le cosiddette tecniche, dotate di mitragliere binate da 20 mm, unità versatili, potendo essere usate contro obiettivi terrestri e aerei. I video mostrano come sprecare munizioni tirando a obiettivi troppo lontani, a volte sparando anche attraverso le nuvole basse per la disperazione dei poveri cameraman alla ricerca di qualcosa da vedere.
La mia prima grande sorpresa è stata vedere non solo i cacciabombardieri SU blindati volare relativamente a bassa quota, ma vedere anche i Flankers fare lo stesso. Avevo pensato che per evitare i MANPADS i bonbardamenti sarebbero stati effettuati da almeno 15.000 piedi (4.572 metri). Alcuni degli aerei potevano essere dell'esercito siriano, che sicuramente hanno fatto bombardamenti e mitragliamenti a bassa quota. Presumo che queste azioni siano state necessarie per attaccare rapidamente le colonne in ritirata mentre erano esposte.

Alcuni dei filmati più drammatici che ho visto, mostravano alcuni degli aerei che volavano attraverso il fuoco dei traccianti da 20 millimetri, prendendo talvolta alcuni colpi senza alcun alcun effetto. Gli elicotteri russi sembravano a prova di proiettile e non c'erano i pennacchi di fumo dei Manpad in nessuna ripresa.

Con stupore di tutti, la piccola forza aerea russa, insieme con quel che resta della forza aerea siriana stava combattendo una guerra aerea su più fronti, continuando i bombardamenti di precisione per degradare le infrastrutture terroristiche, pur fornendo supporto aereo ravvicinato di fuoco vicino alle colonne dell'esercito siriano all'offensiva.

Tutti voi avete visto il filmato del lancio da parte delle piccole navi da 2000 tonnellate della marina russa, navi che non erano mai stati utilizzati come piattaforme per d missili da crociera a lungo raggio. 
Le spese militari russe hanno un rapporto
costo/benefici di molto migliore a quello
degli USA e della NATO
Le piattaforme di lancio acquatiche non rientrano nelle restrizioni per i missili di gamma intermedia e le dimensioni ridotte permettono loro di essere distribuite su alcuni dei fiumi della Russia. La salva dei 26 missili russi ha dimostrato che Mosca è in grado di sostenere i propri alleati in Medio Oriente con quella potenza di fuoco, fatto che colto di sorpresa gli esperti militari.
Il contrattacco siriano per riconquistare il paese continua a rotolare a nord, mentre l'operazione di rastrellamento a sud di Bagadad ha visto la resa dei jihadisti arresi o la loro fuga verso i finanziatori in Giordania. Stessa sorte è toccata a quelli installati nei sobborghi di Damasco, con la differenza che la passeggiata in Giordania è un po' più lunga.

Alle forze della Guardia Nazionale ancora una volta sono state affidate le operazioni di rastrellamento, così le truppe dell'esercito regolare possono essere dispiegate nel combattimento principale nel nord. I siriani stanno attaccando su più fronti, tra cui vi è una linea occidentale di attacco progettata per tagliare i rifornimenti turchi che da molto tempo affluivano nella zona di Aleppo.

I kurdi stanno presidiando la linea di blocco a nord di Aleppo e sono stati riforniti di munizioni via aerea dagli USA. Il piano sembra lasciare una possibile linea di ritirata a est di Raqqa che potrebbe essere soggetta ad attacchi aerei da parte della Turchia. Qui di seguito un immagine da una schermata.

I curdi hanno un forte schieramento a nord di Aleppo, bloccando così le linee di rifornimento dalla Turchia


I convogli di rinforzo da Raqqa sono stati attaccati e distrutti, anche con attacchi notturni. I droni russi sembrano fare un buon lavoro negando al nemico la possibilità di muoversi senza perdere ancora più attrezzature belliche. Le forze siriane sono a poche miglia della base aerea di Kuweires, vicine a rompere il più lungo assedio della guerra, che dura da due anni a questa parte.
La Turchia farà tutto il possibile per far deragliare il progresso attuale dello lotta al terrorismo in Siria e la NATO darà una mano. Ma dovrebbero farlo senza essere scoperti. Finora sembra che gli Stati del Golfo non abbiano tali preoccupazioni.

Il piccolo Qatar ha avanzato la richiesta di invasione della Siria con l'aiuto saudita, magari anche (ne ho il sospetto) con l'aiuto di Stati Uniti e Israele? Questo rappresenterebbe un nuovo livello di aggressività, apertamente a sostegno delle forze del terrore. Potrebbe essere la goccia che spezzerebbe politicamente la schiena dell'asse occidentale del male Israele-Stati del Golfo?

Il Capo dello Stato Maggiore congiunto dei Marine
generale Joseph Dunf
Il Capo dello Stato Maggiore congiunto dei Marine, generale Joseph Dunf, era recentemente in Iraq per cercare di evitare che gli iracheni potessero avvalersi dei servigi russi contro i terroristi ed egli afferma di essere riuscito a strappare l'impegno iracheno che ciò non avvenga. 

Ma lo stesso giorno al parlamento iracheno sembrava che una risoluzione per chiedere l'aiuto di Mosca sarebbe potuta passare facilmente.
Se ciò dovesse accadere allora Israele e gli “altri” non potrebbero più continuare con voli di rinforzi VIP per l'ISIL a Mosul. Penso che l'aviazione russa dimostrerebbe la propria disapprovazione, soprattutto se gli iracheni daranno loro quel settore da difendere.
Potrebbe facilmente accadere un incidente che porterebbe tutta la situazione fuori controllo e sappiamo che gli israeliani stanno rimanendo alzati fino a tardi a lavorare su diversi regimi affinché accada proprio questo. Così la danza della morte continua, con un lieto fine ancora molto in dubbio. Le nostre preghiere sono con i giusti.

Jim W. Dean, caporedattore per Veterans Today producer/host della Heritage TV Atlanta, specialmente per la rivista online "New Eastern Outlook".

Perché i nazisti non riescono a creare uno stato ucraino nel 1939?

REDAZIONE NOICOMUNISTI

Traduzione di Guido Fontana Ros e revisione del testo di Danila Cucurnia

Presentiamo la traduzione di un articolo dello storico russo Alexander Dyukov in cui vengono chiariti gli stretti legami fra i nazionalisti ucraini e i nazisti.
L'intenzione dei nazisti era quello di creare uno stato ucraino loro vassallo nelle regioni dell'Ucraina occidentale in funzione antisovietica, ma gli eventi presero una piega inaspettata con la firma del Trattato Ribbentrop- Molotov: l'Armata Rossa si mosse con estrema rapidità all'indomani della caduta del governo polacco sotto l'invasione dei nazisti. Essa occupò i territori un tempo russi della Galizia, della Volinia e della Bielorussia occidentale, vanificando così il disegno della creazione di uno stato fascista ucraino.

TRADUZIONE IN PDF


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giovedì 29 ottobre 2015

L'invasione saudita della Siria bloccata da Putin

REDAZIONE NOICOMUNISTI

Traduzione di Guido Fontana Ros

Resoconto: sventato complotto saudita per attaccare Damasco

Di GPD, 28 ottobre 2015 


TEHERAN (FNA) - I media hanno detto che il regime saudita, con l'aiuto del gruppo terroristico Jeish al-Islam gruppo, aveva preparato un piano per attaccare Damasco partendo dalle province meridionali dopo che il presidente russo Vladimir Putin aveva respinto la proposta di scambio tra Siria e Yemen  del vice principe ereditario e ministro della Difesa dell'Arabia, Mohammed bin Salman.
Il quotidiano in lingua araba Al-Akhbar ha scritto che il vice  principe ereditario saudita ha consegnato la sua proposta al presidente Putin in un incontro a Mosca il 19 giugno.

Il giornale ha aggiunto che è stato rivelato due settimane fa che l'Arabia Saudita e la Giordania avevano previsto di effettuare un blitz sulla capitale Damasco attraverso le province meridionali di Daraa e Quneitra dopo il coordinamento con il leader terrorista Zahran Aloush sostenuto dai sauditi, che si trova nel Ghouta orientale.



Il quotidiano ha detto:

"I russi che erano stati informati del piano dell'Arabia Saudita e dopo aver verificato per mezzo informazioni provenienti dalla parte libanese del movimento di resistenza Hezbollah, hanno cambiato la direzione dei raid dei loro caccia, dal nord al sud della Siria per martellare le posizioni dei terroristi di Jobar e della parte orientale del Goutha nei dintorni di Damasco, in particolare le città di Marj al-Sultan e Deir al-Asafir"

Al-Akhbar ha scritto che gli attacchi aerei russi hanno portato alla distruzione dei centri di comando dei terroristi sventando così il loro tentativo di prendere Damasco.

Martedì scorso, l'aviazione russa ha colpito postazioni dei ribelli nel sud della Siria, vicino alle alture del Golan, per la prima volta da quando ha iniziato la sua campagna aerea contro i terroristi Takfiri il mese scorso. Gli attacchi aerei russi hanno preso di mira posizioni dell'ISIL e di al-Nusra nelle alture del Golan nella provincia di Quneitra, vicino al confine con Israele.
Gli attacchi aerei della Russia sono stati condotti nella zona più vicina ai territori palestinesi occupati da quando sono iniziati a settembre.
Anche lunedi sera, l'aviazione russa ha colpito per la prima volta le posizioni dei terroristi in provincia di Daraa dal mese passato. i caccia russi hanno colpito posizioni dei terroristi Takfiri nelle colline strategiche di Tal al-Harra e Tal Antar vicino Deir al-Adas nella campagna nord di Daraa.
L'esercito siriano ha inoltre effettuato attacchi contro la collina strategica di Tal al-Alaqiya nelle campagne di Daraa ed è riuscito a distruggere completamente le posizioni dei terroristi nella regione. La collina Tal al-Alaqiya è circondata da altre tre aree strategiche di Deir al-Adas, Kafar Nasej e Kafar Shams nel Nord Daraa.

Gli osservatori politici ritengono che gli attacchi degli aerei da combattimento russi abbiano inviato un messaggio importante a Israele, mentre Tal Aviv sta fingendo ddi aver raggiunto un accordo con Mosca nei cieli del sud della Siria. Anche lunedì, aerei da caccia russi hanno raso al suolo un certo numero di posizioni dei gruppi terroristici nella provincia di Aleppo.

I raid aerei russi hanno colpito posizioni dei gruppi terroristici di al-Nusra e dell'ISIL in prossimità della strada Khanasser-Ithriyah nella parte meridionale della città di Aleppo. I rapporti hanno anche detto che continuano scontri tra le truppe siriane e i terroristi ISIL sulla strada Khanasser-Ithriyah.
Altri raid russi hanno colpito le posizioni dei terroristi del Fronte di Levante o Jabhat al-Shamiyya nel quartiere di al-Sheikh Saeed ad Aleppo sud e ad el Sheikh Issa nelle campagne a sud della città.
Altri aerei hanno martellato le posizioni dei Takfiri nelle vicinanze dell'Accademia Aeronautica all'aeroporto Kuweires nelle campagne orientali di Aleppo.

FONTE

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venerdì 23 ottobre 2015

Notizia bomba: un generale israeliano catturato in Iraq confessa la cooperazione di Israele con l’ISIS

REDAZIONE NOICOMUNISTI

Traduzione di Guido Fontana Ros


Di Nahed Al-Husaini, 21 ottobre, 2015

“C'è una forte cooperazione tra Mossad e comandanti militari dell’ISIS... i consulenti israeliani aiutano l'organizzazione dei piani strategici e militari e li guidano sul campo di battaglia”

[NdR: il generale Shahak è stato catturato dalla milizia sciita ed è ancora detenuto in Iraq. I suoi carcerieri stanno mantenendo informata la DESI, un'organizzazione di sicurezza europea con stretti legami con VT. L'articolo che segue si basa su domande che abbiamo fatto stamattina ai suoi rapitori. Abbiamo anche chiesto delle condizioni in cui è detenuto ... GD]

ESCLUSIVO PER VETERANS TODAY

Il Parlamento (Intr) degli Stati Uniti d'America, il ministro degli Esteri e Dipartimento Europeo per la Sicurezza e Informazionico con il Segretario Generale Ambasciatore Dr. Haissam Bou Said confermano in esclusiva per VT che il generale israeliano di brigata Yussi Elon Shahak catturato dall'esercito popolare iracheno ha confessato durante l'inchiesta che:
“C'è una forte cooperazione tra Mossad e ISIS comandanti militari", affermando che “i consulenti israeliani aiutano l'organizzazione dei piani strategici e militari e li guidano sul campo di battaglia”.
L'organizzazione terroristica ha anche consiglieri militari provenienti da Arabia Saudita, Qatar, Emirati Arabi Uniti e Giordania. L'Arabia Saudita ha finora fornito all’ISIS 30.000 veicoli, mentre la Giordania ne ha consegnati 4500. Il Qatar e gli Emirati Arabi Uniti hanno fornito i fondi necessari a coprire le spese globali dell’ISIS.
Gli aerei appartenenti ai suddetti paesi stanno ancora atterrando all’aeroporto di Mosul, portando aiuti militari e combattenti, in particolare attraverso i confini giordani.
Il Parlamento e il DESI confermano anche la morte del leader ISIS Abu Baker al Baghdadi, che è stato colpito da due proiettili: uno alla testa e l'altro alla spalla in un conflitto a fuoco. Anche due dei suoi aiutanti sono stati uccisi. Si ritiene che la CIA e il Mossad siano dietro la sua morte poiché ormai era diventato un vuoto a perdere.
Inoltre, otto comandanti di alto livello dell’ISIS sono stati uccisi ad “Haith” in un attacco aereo iracheno dopo due settimane di sorveglianza da parte del servizio segreto militare iracheno.
La relazione conclude che il gruppo terroristico ISIS, recentemente arrestato a Mosca, sia venuto dalla Siria e dall’Iraq attraverso l'Ucraina. Gli arrestati stavano progettando di effettuare operazioni sovversive nelle ferrovie e nelle stazioni degli autobus. I bombaroli provengono dalla Cecenia, dal Caucaso, dall’Irak, dalla Siria e dall’Arabia Saudita.
L'Ucraina è diventata un focolaio di chi compie attività terroristiche in complicità con gli acerrimi nemici di Putin che vogliono spezzare la Russia e poi assorbirla per vendetta al suo intervento militare in Siria.

FONTE







giovedì 22 ottobre 2015

PERCHÉ LA RUSSIA NON DEVE PENTIRSI DEL SUO PASSATO


Traduzione di Guido Fontana Ros, revisione testo di Danila Cucurnia




Il politico e lo scrittore Nikolai Starikov, in questo breve articolo illustra alcune ragioni per cui si assiste sui media occidentali e non solo a un accanito infangamento dell'URSS del compagno Stalin.
Non espone tuttavia la ragione più importante e né potrebbe farlo non essendo lui stesso un marxista-leninista: il fatto che l'URSS del compagno di Stalin rappresentava un sistema socioeconomico infinitamente più efficiente di quello capitalistico, oltre ad essere molto più equo.
Tuttavia è interessante notare come la sua posizione di uomo in fondo di destra, scavalchi a sinistra tutto il putridume dei sedicenti comunisti occidentali.

Traduzione in PDF

Fonte in russo








martedì 13 ottobre 2015

Per la serie non ci posso credere eppure è vero: Gorbaciov, ma quanto fai schifo?

REDAZIONE NOICOMUNISTI

Davide Spagnoli


Quando ho trovato questo passo, traducendo una pagina di “Socialism Betrayed, Behind the Collapse of Soviet Union”, di Roger Keeran e Thomas Kenny, 2010,  iUnivers Inc., New York - Bloomington, non ci potevo credere, pensavo ci fosse stato un errore da parte degli autori:

Così, passo dopo passo, i suoi concetti 'integrati nel mondo interdipendente' e di 'valori umani universali' trasformarono la politica estera sovietica in una vera e propria alleanza con l'imperialismo. Il servilismo di Gorbaciov raggiunse profondità stupefacenti. In una lettera al presidente George HW Bush, quanto scritto da Gorbaciov implicava anche che la direzione futura dell'Unione Sovietica sarebbe dipesa dall’indirizzo dato dall’America: «Allo stesso tempo, ho l'impressione che il mio amico, il presidente degli Stati Uniti, non sia ancora giunto ad una risposta definitiva sulla questione principale: che tipo di Unione Sovietica vogliono vedere gli Stati Uniti? E fino a quando tale questione non sarà risolta inciamperemo nell’uno o l'altro aspetto particolare delle nostre relazioni.»” Roger Keeran – Thomas Kenny, Socialism Betrayed, Behind the collpase of the Soviet Union, 2010, New York – Bloomington, iUniverse Inc., versione Kindle, p. 413

Gli autori dicono che il brano citato in grassetto è tratto da Anatoly Chernyaev, My Six Years with Gorbachev, 2000, University Park: Pennsylvania State University Press, p. 356, e quando ho trovato la conferma che il passo era stato citato in maniera corretta mi sono chiesto se mai sarei arrivato alla parola fine delle infamie commesse da uno dei più spregevoli esseri umani mai nati: Gorbaciov!

Il passo citato di Chernayev è reperibile anche a questo link


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mercoledì 7 ottobre 2015

Quello che si dice nei media russi sulla campagna contro l'ISIS

REDAZIONE NOICOMUNISTI

A cura della redazione

Cercando di non farci intossicare dall'informazione "ufficiale", presentiamo alcuni esempi di cosa si sta dicendo sui mezzi di informazione russi circa le operazioni dell'aviazione russa e, ora anche della marina, contro l'ISIS.

L’aviazione russa distrugge obiettivi terroristici nei pressi di Palmira.


(Servizio televisivo andato in onda su "Pervyj Kanal" il 6 ottobre 2015 alle 21:08 ora locale.)

Traduzione di Davide Spagnoli

FONTE

Alcuni dati sulle operazione aeree contro i militanti dello "Stato islamico" sono stati discussi oggi in dettaglio in una conferenza stampa presso il Ministero della Difesa: il reportage di "Pervyj Kanal". 20 incursioni e 12 obiettivi di terroristi danneggiati. Telecamere montate sulle ali dei caccia, dei bombardieri e dei droni - catturano ogni dettaglio.
Oleg Shishkin corrispondente di "Pervyj Kanal"
«Un elicottero d’attacco Mi-24 sta per decollare. Questo è il quarto che si alza in volo negli ultimi 15 minuti. Hanno il compito di pattugliare il perimetro della base aerea. Volando a bassissima quota rastrellano quadrato per quadrato l'area intorno all'aeroporto. Il serbatoio pieno è sufficiente per un volo di due ore. Appena una coppia di elicotteri atterra, ne parte immediatamente un’altra: la pattuglia aerea è in servizio 24 ore al giorno. La cosa principale è garantire il lavoro degli aerei. Negli ultimi giorni i nostri bombardieri hanno compiuto più di 20 missioni e distrutto 12 obiettivi dei terroristi. Le riprese filmate dei droni, le intercettazioni radio, confermano che i terroristi hanno subito danni notevoli. Secondo gli ultimi rapporti i militanti dello "Stato islamico" si nascondono nelle moschee per ripararsi dagli attacchi aerei e hanno minato il sito archeologico romano di Palmira, che risale al II secolo dC e fa parte del patrimonio mondiale dell'UNESCO. Sembra che i terroristi abbiano intenzione di far saltare in aria il monumento in caso di avvicinamento alla città da parte dell'esercito siriano. Il Ministero della Difesa ha sottolineano che l’aviazione russa colpisce esclusivamente le infrastrutture dei militanti dello "Stato islamico"».


Il portavoce del Ministero della Difesa, Generale Maggiore Igor Konashenkov:
«Voglio smentire le informazioni diffuse oggi da alcuni importanti media stranieri, che non hanno molto a cuore la propria reputazione, i quali hanno diffuso l’evidente menzogna di un presunto atto oltraggioso da parte dei militari russi con attacchi aerei alla città di Palmira, nella repubblica araba Siriana. Vorrei attirare la vostra attenzione sul fatto che la nostra aviazione in Siria non viene impiegata contro gli insediamenti umani e i monumenti. Tutti i media mondiali hanno mostrato la distruzione da parte dei militanti dell’ISIS di monumenti unici dell'antichità a Palmira. In questo contesto, accusando l'aviazione russa di bombardamenti su Palmira ci si dimostra, quantomeno, poco professionali e fuori dall'etica giornalistica» - ha dichiarato il portavoce ufficiale del Ministero della Difesa della federazione RUSSA, il Generale Maggiore Igor Konashenkov. - «L’apporto dell’aviazione russa in Siria, che mira a portare attacchi aerei contro depositi di munizioni, mezzi corazzati e centri di comando dei terroristi, ha causato il panico tra i militanti dell’ISIS. Rendendosi conto della maggiore efficienza ed incisività dei nostri mezzi di intelligence sui depositi nascosti di armi ed equipaggiamenti, e che rappresentiamo una reale minaccia della loro imminente distruzione, i terroristi stanno compiendo sforzi per lo spostamento di armi in quartieri residenziali della città. I militanti dell’ISIS hanno spostato i veicoli blindati direttamente nelle moschee, ben sapendo che l’aviazione russa non verrà mai impiegata contro di esse. Come si vede, qui c'è una moschea, ecco l'ombra del minareto, e nel fermo immagine, vedete, ecco uno dei mezzi corazzati ed ecco il secondo al di fuori del muro di cinta. L’automobile parcheggia al di fuori del muro di cinta, dove già si trovano parcheggiati una decina di mezzi dello stesso tipo, dotati di armi di grosso e piccolo calibro. Questo esempio mostra come i "cittadini moderati" si nascondono dietro la popolazione pacifica usandoli come scudi umani, e in particolare nascondono i veicoli blindati sotto gli archi delle istituzioni religiose. Tutte queste azioni sono il biglietto da visita solo del terrorismo. Non escludiamo che in questo e in altri centri abitati, i terroristi stiano deliberatamente preparando provocazioni, minando le moschee, mostrando in seguito false foto e video con accuse contro l'aviazione russa». 


Oleg Shishkin corrispondente di "Pervyj Kanal": 
«Il Sukhoi-30SM è un aereo da combattimento che gli specialisti indicano come un 4++. Cioè, non si tratta nemmeno di una profonda modernizzazione di una macchina ben collaudata, fondamentalmente si tratta di un nuovo aereo - dotato dell’ultima versione di dispositivi elettronici, di armamenti e di dispositivi per la navigazione. Al mondo non c’è nessun caccia che lo possa eguagliare. Grazie al motore con vettore a spinta variabile, questo aereo è noto per la sua grande maneggevolezza. La dotazione di bordo prevede un paio di missili con radar a ricerca di calore. Centra bersagli ad una distanza fino a 60 chilometri. In Siria, questo caccia non è utilizzato negli attacchi aerei, ma gioca un altro, non meno importante ruolo. Adesso il caccia Su-30SM sta rullando dal parcheggio e si dirige verso la pista. La sua missione è di coprire i bombardieri, essendo in grado di distruggere qualsiasi oggetto sospetto nella zona d’attacco dell’aviazione. Da terra si vede chiaramente come il Su-30SM accompagna un paio di bombardieri Tu-24M. Gli aerei volano in modo assolutamente sincronizzato, mantenendo una distanza tra le ali di non più di cinque metri. Per i siriani è un altro indice dell’abilità dei piloti russi, espresso in due parole, va magnificamente».

Il Ministero russo della Difesa rilascia un video dei missili da crociera mentre colpiscono bersagli dell'ISIS

Traduzione di Guido Fontana Ros



Il Ministero della Difesa russo ha rilasciato riprese video che mostrano gli attacchi notturni dei missili da crociera dal Mar Caspio contro obiettivi dello Stato islamico in Siria.
Il filmato montato presenta video e animazione di navi russe mentre lanciano un attacco con missili da crociera da crociera dal Mar Caspio contro obiettivi dello Stati islamico . Il video combina immagini generate al computer che mostrano la traiettoria dei missili da crociera con le immagini dei missili che volano sopra l'Iran occidentale e il nord dell'Iraq prima di arrivare ai loro obiettivi nel nord della Siria.
Nella mattinata di mercoledì, il ministro della Difesa, Sergei Shoigu ha confermato che quattro cacciatorpediniere russi avevano lanciato 26 missili da crociera da marina, tipo Kalibr-class a 11 bersagli. E' stato segnalato che tutti gli obiettivi sono stati distrutti.
"Il fatto che abbiamo lanciato missili ad alta precisione dal Mar Caspio a circa 1500 chilometri [932 miglia] di distanza e che abbiamo colpito tutti gli obiettivi, la dice lunga sulla buona formazione del complesso militare-industriale e sulle buone competenze del personale," ha osservato Shoigu , parlando ad un incontro con il presidente russo Putin.

A causa dell'incidente, al confine con la Siria, la Turchia rischia delle rappresaglie da Mosca

Traduzione di Guido Fontana Ros


Secondo dispacci dell’AFP e della Reuters, ripresi dalla stampa internazionale, ufficiali turchi, dietro richiesta di anonimato, hanno affermato che sabato, un bombardiere russo che stava effettuando una missione di attacco in Siria, sarebbe entrato per 9 km (5 miglia) nello spazio aereo della Turchia secondo. Due F-16 C dell'esercito turco sarebbero decollati dalla base aerea di Incirlik per intercettare il bombardiere russo e accompagnarlo fuori dallo spazio aereo della Turchia. La NATO ha ricevuto una richiesta da parte della Turchia di tenere una riunione di emergenza su questo argomento.



La base aerea di Incirlik in Turchia, vicino alla città di Adana è a circa 100 km a nord-est del confine con la Siria. Questa base aerea è la sede del 10° reggimento di aerei da combattimento turchi, dotata di F-16 C/D; gli USA Uniti vi hanno anche schierato aerei F-16 C, aerei radar AWACS e attrezzature RU -21 J (ELINT) usate negli attacchi aerei contro l’ISIS.

Da tempo non circolava per i media un’enormità di tal genere che viene presa sul serio dalla NATO. Alla velocità di 720 chilometri all'ora quando aerei che volano Quando i Su-24, Su-25 e Su-34 volano a 720 km all’ora, questo corrisponde a 12 m/minuto. Questo significa che, per i radar terrestri dell'esercito turco, il bombardiere russo è rimasto nello spazio aereo turco per 45 secondi, corrispondenti all’intrusione di 9 km, prima di far ritorno nello spazio aereo siriano. Il tempo di decollo minimo degli F-16 nell'area di servizio di combattimento della base turca è di 5 minuti. Per prendere quota e coprire la distanza di 100 km dal confine con la Siria, agli F-16 ci vogliono ancora 8 minuti. Che cosa hanno intercettato gli F-16 turchi? E come possono aver accompagnato il bombardiere russo nello spazio aereo siriano?





Per evitare di essere rilevati dai satelliti della NATO, i bombardieri russi in missione sugli obiettivi dell’Esercito Islamico vicini al confine siriano-turco, sono accompagnati da aerei di combattimento Su-30 SM. Questi aerei pattugliano l'area di servizio aereo al confine, dove possono rilevare qualsiasi decollo dalla base aerea di Incirlik. Gli aerei Su-30 SM sono di generazione 4+, con prestazioni simili agli F-15 C degli Stati Uniti e superiori a quelli del F-16 C. Poiché sono armati con missili aria/aria R -77 o R-27er (raggio d'azione 130 km) i Su-30 SM possono abbattere tutti gli aerei F-16 C, appena decollati dalla pista di Incirlik. 


Chi può credere che la NATO ignori che, lo spazio aereo della Siria, sia costantemente pattugliato da aerei russi da ricognizione IL-20M1 del tipo ELINT, che hanno un’autonomia di 8 ore di volo senza rifornimento di carburante? Oltre al rivelatore radar Kvalat-2 che rileva bersagli aerei e terrstri fino a 300 km, l'Il-20M1 ha una fotocamera ad alta risoluzione (A-87P) e dispositivi per l’intercettazione e il disturbo delle comunicazioni militari, dei radar e della telefonia mobile.


In caso di operazioni come quella di cui stiamo parlando, l'aereo Il-20M1 avrebbe intercettato fin dall'inizio, l'ordine di accensione dei motori degli aerei, dato via radio ai piloti turchi nell'area di servizio di combattimento alla base aerea di Incirlik. I caccia Su-30 SM nell'area di servizio aereo sarebbero subito stati messi in allerta che gli aerei turchi stavano decollando per intercettare. La procedura standard in questi casi è che il radar a bordo del F-16 venga disturbato dal IL-20M1. Tuttavia, se il radar del F-16 C non fosse stato disturbato e l’aereo avesse sfuggito il bombardiere russo, i piloti dei Su-30 SM li avrebbero abbattuti senza esitazioni. 
L'esercito turco ha detto che il giorno dopo che due aerei da caccia turchi F-16 C sono stati "molestati" nei pressi del confine con la Siria, da MiG-29 non identificato. Poiché i russi non hanno proprio MiG-29 in Siria, i turchi hanno confuso un MiG-29, con il Su-30 SM. E le "molestie" si riferiscono probabilmente al fatto che i radar diegli aerei turchi erano stati messi fuori uso da un Il-20M1. Questo ha permesso ai velivoli russi di avvicinarsi inosservati e di inquadrare il bersaglio, quali che siano state le manovre evasive eseguite dai turchi. 
Perché la Turchia ha inventato questo incidente per poi darlo in pasto alla stampa? I russi hanno detto che uno dei loro bombardieri aveva attaccato una colonna di rifornimenti di munizioni dei ribelli islamici, nei dintorni di Al Yamdiyyah, una città siriana nel governatorato settentrionale di Latakia, al confine con la Turchia. La colonna era probabilmente scortata da veicoli dei servizi d’intelligence turchi. Il quotidiano turco Cumhuriyet ha pubblicato un video che mostra un trasporto di munizioni dei servizi segreti turchi ai ribelli islamici in Siria, che entra in Al Yamdiyyah, mascherato da aiuti umanitari.



Meno parole, più fatti: i jet russi distruggono quartier generali dell'ISIS, carri armati e depositi di munizioni - tutto questo in una sola settimana

Traduzione Guido Fontana Ros




E' stata una settimana difficile per i terroristi in Siria. In sette giorni la Russia ha effettuato oltre un centinaio di raid aerei su varie strutture jihadiste in tutto il paese, scatenando il panico tra alcuni gruppi secondo quanto viene riferito.
Secondo il Ministero della Difesa, la Russia ha lanciato la sua campagna aerea in Siria il 30 settembre, facendo 120 sortite di combattimento che hanno colpito 110 obiettivi in poco più di una settimana. Tra gli obiettivi distrutti vi sono:
  • 71 veicoli corazzati
  • 30 veicoli di altro tipo
  • 19 posti di comando
  • 2 centri di comunicazioni
  • 23 depositi di carburante e di munizioni
  • 6 impianti usati per fare IEDs, incluse autobombe.
  • svariati pezzi di artiglieria
  • alcuni campi di addestramento

"I terroristi in fuga"

L'obiettivo apparente di questa fase dell'operazione è  di minare la capacità dei militanti di mantenere la pressione su forze governative attraverso continue incursioni e attacchi terroristici e per dare all'esercito siriano un attimo di respiro per riorganizzarsi e lanciare un'offensiva.

Gli obiettivi dei raid aerei russi sono sparsi in tutta la Siria, dalla roccaforte dell'ISIS,  Raqqa nel nord-est, ai dintorni della città di Palmira ad ovest della parte occidentale del paese controllata da Damasco fino alla periferia di Damasco nel sud.

Secondo i militari russi, la campagna di bombardamenti ha colpito il morale delle truppe dei miliziani, mettendone in fuga migliaia.



Top Guns
La flotta russa di aerei è abbastanza varia. Il nucleo di essa è costituita da cavalli da tiro sperimentati come il  bombardiere di prima linea Su-24 e il jet blindato da combattimento Su-25 per il supporto ravvicinato terrestre . Entrambi gli aerei sono stati progettati decenni fa, anche se l'aviazione russa ha portato le ultime versioni aggiornate per la campagna siriana.
Ci sono anche lì aerei più recenti come il Su-34, che è entrato in servizio in Russia l'anno scorso. Il teatro siriano offre agli ingegneri russi un test sul campo per provare l'aereo, che può colpire obiettivi da una quota di 5000 piedi ben al di là della portata della tipologia di armi antiaeree di cui potrebbero disporre i miliziani.


L'aviazione sta impiegando un gran numero di bombe nelle missioni, dalle sofisticate e costose KH-25LS a guida laser, dalle KAB-250s guidate alle Betab-500s anti-bunker  a caduta libera e alle convenienti FAB-500s. Questa varietà significa che la Russia può colpire con precisione millimetrica ove necessario e bombardare con forza devastante dove potrebbe essere necessario farlo senza cuasar alcun danno collaterale.


Controllo della missione

La missione siriana della Russia vola da una base aerea frettolosamente ricostruita a sud di Latakia. Solo un paio di mesi fa era un campo d'aviazione abbandonato, ma ora è il punto di partenza di decine di sortite quotidiane e ospitano solo alcuni dei caccia più high-tech del pianeta, ma serve anche come casa per piloti, tecnici e truppe di supporto. Ufficiali e soldati siriani sono presenti nella base per aiutare a coordinare lo sforzo bellico.





Falsità ed errori grossolani

La campagna aerea finora ha avuto una strana anomalia. Ankara ha detto che la Russia ha invaso il suo spazio aereo due volte nel corso della settimana. Mosca ha detto che avrebbe apportato correzioni alle missioni di combattimento per evitare tali incidenti. I funzionari della NATO hanno biasimato la Russia per "violazioni inaccettabili", per citare il segretario generale Jens Stoltenberg, ma la Turchia sembra finora aver permesso tali errori .
Fonte di maggiore preoccupazione sono le lamentele da parte di alcuni funzionari occidentali, che la Russia stia bersagliando in Siria le truppe ribelli sostenute dall'occidente e che possa anche finire per uccidere agenti della CIA nel campo di battaglia. La Russia insiste sul fatto che si rivolge solo contro i terroristi e ha dimostrato come i militanti utilizzano le moschee e altri obiettivi civili per proteggere le loro armi dagli attacchi russi. Il Ministero della Difesa russo ha osservato che queste tattiche non possono essere utilizzate dalle forze veramente moderate,
Numerose segnalazioni di vittime civili causate dalla Russia non sono state finora confermate da tutte le fonti affidabili. Filmati e foto presumibilmente comprovanti tali accuse sono state smentite in molte occasioni come nel caso in cui furono diffuse foto di vittime ancor prima che cominciassero i raid.


Il Ministero della Difesa nel frattempo è stato inaspettatamente propenso a fornire immagini delle incursioni e a permettere l'accesso alle truppe russe stanziate in Siria. L'esercito sta abbandonando il suo vecchio atteggiamento eccessivamente prudente sulla segretezza e sta cercando di rendere la campagna più trasparente possibile.

Cosa avverrà


Dopo una settimana di combattimenti contro l'ISIS in Siria, la Russia sta aumentando il suo sforzo. Mercoledì scorso, la Marina russa ha dato una mano alla campagna sparando decine di missili da crociera dal Mar Caspio a obiettivi terroristici in Siria.

E l'Iraq potrebbe presto invitare la Russia a iniziare ad attaccare le truppe ISIS sul suolo iracheno, rafforzando il livello di cooperazione Baghdad/Mosca/Damasco /Teheran.

Con il sostegno delle incursioni aeree della Russia, l'esercito siriano tenta di riprendersi il nord ovest

Traduzione di Guido Fontana Ros

FONTE

L'esercito siriano sta lanciando una 'grande offensiva' contro i ribelli nella zona a nord di Hama, nella zona a cavallo delle province di Hama e Idlib


MOSCA, 8 ottobre (AFP) - Una fonte militare siriana ha detto alla AFP che truppe governative avevano iniziato una vasta operazione terrestre nei dintorni del villaggio di Latmeen nella provincia di Hama, aiutate dalla copertura aerea russa.
L'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani ha riferito di almeno 40 attacchi aerei russi nelle province limitrofe di Hama e Idlib, che sono controllate dal potente Esercito di Conquista dell'alleanza che include il Fronte di Al-Nusra affiliato ad Al-Qaeda.
L'Alleanza ha cercato di espandersi a Idlib e Hama, impadronendosi delle alture per bersagliare le roccaforti del regime dieta della provincia di Latakia.
L'Osservatorio con sede in Gran Bretagna ha detto che "molte incursioni, effettuate da aerei militari russi, hanno ucciso sei persone" tra cui due bambini a Maarat al-Numan nella provincia di Idlib.

Ribelli sotto tiro ad Hama

Una fonte militare di Hama ha detto all'AFP che "le ultime operazioni dell'esercito siriano sono dirette a separare la parte meridionale della provincia di Idlib dalle parti settentrionali della provincia di Hama".
Ha aggiunto le operazioni mirano anche a mettere in sicurezza la principale autostrada tra Aleppo e Damasco.
Le incursioni russe, ha detto Putin, dovrebbero "essere sincronizzate con l'azione dell'esercito siriano a terra" per sostenere le operazioni offensive del regime.
L'AFP ha concluso dopo un'attenta lettura della videomappa russa che almeno un missile da crociera ha colpito un obiettivo nei pressi alla città tenuta dall'ISIS di Al-Bab, nella provincia di Aleppo, mentre molti altri sono sembrati essere diretti verso obiettivi nella provincia di Idlib.
La Russia dice che, a partire dal 30 settembre, le sue forze armate hanno colpito 112 obiettivi in Siria, che, insiste, si tratta di obiettivi dell'ISIS e di altri "gruppi terroristici".
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