sabato 29 dicembre 2018

La verità sui gulag sovietici

Traduzione di Guido Fontana Ros

La verità sui gulag sovietici - Sorprendentemente rivelata dalla CIA




INTRODUZIONE

Le bugie "umanitarie" servono a lavare il cervello alla popolazione per sostenere le guerre imperialiste. Nutriti dalla propaganda d'estrema destra e sovvenzionati dalla CIA, gli organi principali di "notizie" descrivono i campi di lavoro sovietici, anche noti come "gulag", come un mezzo adoperato da Stalin per reprimere i dissidenti pro democrazia e ridurre in schiavitù le masse sovietiche. del resto la stessa CIA che per mezzo dell'operazione Mockingbird, diede al complesso militare USA il controllo pressoché totale della stampa mainstream al fine di favorire la disinformazione antisovietica (Tracy, 2018), ha recentemente declassificato alcuni documenti che invalidano le menzogne circondanti i gulag.

La CIA che condusse operazioni antisovietiche per quasi cinque decadi e la cui direzione si sforzava di ottenere informazioni accurate sull'URSS, non poteva essere tacciata di favoritismo verso l'Unione Sovietica. Quindi i seguenti file declassificati dove vengono "confessate" sorprendentemente informazioni favorevoli all'Unione Sovietica, assumono un particolare rilievo.

Mentre concordiamo sulle dure condizioni che esistevano nei  gulag, come succede in ogni sistema carcerario nel mondo, lo scopo di questo articolo è quello di lumeggiare i seguenti fatti:
1) la durezza delle condizioni delle prigioni è stata esagerata dalla stampa occidentale, attraverso menzogne create a bella posta
2) le statistiche attinenti la popolazione dei gulag sono state esagerate
3) ci fu uno sforzo genuino per migliorare le condizioni dei prigionieri quando ci furono le possibilità e
4) i requisiti delle condizioni della prigionia erano molto più alti di quelli vigenti in molti paesi capitalisti.


LE CONDIZIONI DI DETENZIONE

Un documento della CIA risalente al 1957, intitolato "Forced Labor Camps in the USSR: Transfer of Prisoners between Camps" ci rivela queste informazioni circa i gulag sovietici da pagina due a pagina sei:
1) Fino al 1952 ai prigionieri veniva conferito un dato ammontare di cibo, aumentato nel caso che le quote di produzione fossero state superate
2) Dal 1952 in poi il sistema cominciò a funzionare sulla "responsabilizzazione economica", vale a dire più i prigionieri lavoravano più venivano pagati
3) nel caso di completamento e superamento delle quote di produzione del 105% ogni giorno di pena veniva contato per due.
4) Inoltre grazie alla ricostruzione socialista postbellica il governo sovietico poté disporre di più fondi e così aumentò la fornitura di cibo ai detenuti.
5) Fino al 1954 i prigionieri lavoravano 10 ore al giorno, mentre gli operai ne lavoravano 8. Dal 1954 in poi i prigionieri lavorarono 8 ore come gli operai.
6) Uno studio della CIA su un campo preso come campione mostra come il 95% dei detenuti fosse composto da veri e propri criminali.
7) Nel 1953, fu concessa un'amnistia al 70% dei criminali comuni detenuti in quel campo e nei successivi 3 mesi la maggior parte di loro fu di nuovo arrestata avendo commesso nuovi reati.

Qui di seguito alcuni estratti da codesti documenti della CIA, sottolineati e riuniti insieme per facilitare il lettore:


Questi contraddicono in modo assoluto la narrazione  che i prigionieri dei gulag non fossero retribuiti. Indubbiamente il lavoro era forzato, ma erano forniti premi ed incentivi materiali. I prigionieri furono pagati dal 1952 in poi mentre precedentemente erano ricompensati con cibo.

Secondo le fantasie borghesi il "regime" sovietico di proposito affamava la popolazione dei gulag. Invece alla luce dei fatti ci furono sforzi dalla parte sovietica per incrementare la fornitura di cibo ai prigionieri dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Il fatto che la giornata lavorativa fosse solo di due ore superiore a quella degli operai fino al 1954 e che da quell'anno divenne pari a quella degli operai liberi è una chiara dimostrazione delle tendenze egalitaristiche dello stato sovietico.

Oltre tutto, fatto degno di nota è che fossero i criminali non i rivoluzionari pro democrazia ad essere spediti nei gulag. Come in tutti i sistemi giudiziari, certamente c'erano degli errori e qualche innocente poteva finire in prigione; il fatto cruciale è questo fatto venne esagerato dalla stampa imperialista.

Facciamo un paragone fra il sistema sovietico e quello USA. Il 13° emendamento permetto il lavoro schiavile dei detenuti; con molti detenuti vessati a causa della loro etnia. Anche la dinastia Clinton ebbe schiavi nello stato dell'Arkansas (News 2017).


Eccezionale concentrato di grandissime balle

I NUMERI

Secondo la quarta pagina di un altro documento della CIA (1989), intitolato “The Soviet Labour System: An Update,” il numero dei prigionieri dei gulag "crebbe fino a 2 milioni" al tempo di Stalin.


Questi dati sono comparabili a quelli provenienti dagli archivi sovietici desecretati. Il seguente documento è un documento archivistico sovietico declassificato del 1954 ((Pykhalov), di cui un estratto è stato tradotto in inglese:


NDT: A questo punto non possiamo più seguire l'articolo originale, dove è stato fatto un pasticcio ai limiti della comprensibilità con i dati tratti dal libro di Pykhalov, quindi ne facciamo un riassunto corretto e comprensibile.


"Nel periodo intercorrente fra il 1921 e l'inizio del 1953, per reati controrivoluzionari furono condannate  a morte 642.980 persone, 2.369.220 alla reclusione e 765.160 al confino.
Tuttavia vi sono altri dati, sempre dal libro citato, che dettagliano con cifre di poco differenti il numero delle persone condannate a morte in quell'arco temporale: 815.619 condannati a morte su 4.308.487 persone processate.
Bisogna considerare però che in questi dati è compresa una notevole quota di criminali comuni (almeno il 30%) e che spesso non tutte le sentenze capitali venivano eseguite. Per esempio, su 76 condanne a morte emesse dalla Corte distrettuale di Tyumen nella prima metà del 1929, al gennaio del 1930 solo 9 furono eseguite... e 46 furono trasformate in pene detentive o annullate."

Gli archivi sovietici rimasero riservati per decenni, furono aperti solo dopo il collasso dell'Unione Sovietica. In aggiunta, dopo la morte di Stalin, il capo della NKVD (Ministero degli Interni russo) , Lavrenty Beria, sostenitore di Stalin, fu fatto uccidere prontamente da da Khrushcev, accanito antistalinista (History in an hour 2010). 

Questi fatti rendono molto improbabile che i servizi di sicurezza sovietici fossero favorevoli a Stalin.

IL NOBEL DELLA MENZOGNA


Lo storico italoamericano Michael Parenti (1997, pp. 79-80), analizzò ulteriormente i dati provenienti dagli archivi sovietici:


"Nel 1993, per la prima volta, diversi storici hanno ottenuto l'accesso agli archivi precedentemente segretati della polizia sovietica  e sono stati in grado di stabilire stime ben documentate della popolazione delle prigioni e dei campi di lavoro e hanno scoperto che la popolazione totale dell'intero sitema dei gulag a partire dal gennaio 1939, verso la fine delle Grandi Purghe, era di 2.022.976, e in quel periodo iniziò pure una purga degli epuratori, tra cui molti funzionari dell'intelligence e della polizia segreta (NKVD) e membri della magistratura e altri comitati investigativi, che furono da quel momento ritenuti responsabili per gli eccessi del terrore nonostante le loro proteste di fedeltà al regime."

"I campi di lavoro sovietici non erano campi di sterminio come quelli che i nazisti costruirono in Europa: non c'era uno sterminio sistematico dei detenuti, nessuna camera a gas o forni crematori per sbarazzarsi di milioni di corpi ..." La grande maggioranza dei detenuti del gulag sopravvisse e alla fine ritornò alla società quando fu concessa l'amnistia o quando finirono di scontare la pena. Ogni anno, dal 20 al 40% dei detenuti erano rilasciati, secondo i registri degli archivi. Nonostante questi fatti, il corrispondente di Mosca del New York Times (7/31 / 96) continua a descrivere il gulag come "il più grande sistema di campi di sterminio nella storia moderna".

"Quasi un milione di prigionieri di gulag furono rilasciati durante la seconda guerra mondiale per prestare servizio militare. Gli archivi rivelano che più della metà di tutti i decessi nei gulag per il periodo 1934-53 avvenne durante gli anni della guerra (1941-45), per lo più a causa dalla malnutrizione, quando la fame e gli stenti erano il destino comune dell'intera popolazione sovietica (circa 22 milioni di cittadini sovietici morirono durante la guerra). Nel 1944, ad esempio, il tasso di mortalità nei campi di lavoro era di 92 su 1000. Nel 1953, con la ripresa postbellica, le morti dei campi erano scese a 3 per 1000."

"Tutti i detenuti dei gulag possono essere considerati vittime innocenti della repressione rossa? Contrariamente a quanto siamo stati portati a credere, quelli arrestati per crimini politici ("reati controrivoluzionari ") erano compresi tra il 12 e il 33% della popolazione carceraria, con variazioni annuali. La maggior parte dei detenuti era accusata di reati non politici: omicidio, aggressione, furto, banditismo, contrabbando, truffa e altre violazioni punite in qualsiasi società."

Così, secondo la CIA, circa due milioni di persone furono inviate al Gulag negli anni '30, mentre secondo gli archivi sovietici declassificati, 2.369.220 fino al 1954. Rispetto alla popolazione dell'URSS dell'epoca, facendo un raffronto con le statistiche di un paese come gli Stati Uniti, la popolazione del Gulag nell'URSS nel corso della sua storia era  in percentuale inferiore a quella carceraria degli Stati Uniti di oggi o degli anni '90. Infatti, secondo la ricerca di Sousa (1998), negli Stati Uniti c'era una percentuale più grande di prigionieri (rispetto all'intera popolazione) di quanti ce ne fossero mai stati nell'URSS:
"In una notizia senza alcun risalto che appariva sui giornali dell'agosto 1997, l'agenzia di stampa FLT-AP riferiva che negli Stati Uniti non c'erano mai state così tante persone nel sistema carcerario come i 5,5 milioni detenuti nel 1996. Questo rappresenta un aumento di 200.000 persone dal 1995 e significa che il numero di criminali negli Stati Uniti è pari al 2,8% della popolazione adulta. Questi dati sono disponibili per tutti coloro che fanno parte del dipartimento di giustizia nordamericano .... Il numero di detenuti negli Stati Uniti oggi è di 3 milioni più alto del numero massimo di detenuti in Unione Sovietica! Nell'Unione Sovietica, ci fu un massimo del 2,4% della popolazione adulta in carcere: negli Stati Uniti la cifra è del 2,8% ed è in aumento! Secondo un comunicato stampa diffuso dal dipartimento della giustizia degli Stati Uniti il ​​18 gennaio 1998, il numero di detenuti negli Stati Uniti nel 1997 è aumentato di 96.100 persone".

CONCLUSIONE 

Ritenendo l'URSS come la maggior sfida ideologica, la borghesia imperialistica occidentale demonizzò Stalin e l'Unione Sovietica. Ora dopo decenni di propaganda, archivi desecretati russi e americani smascherano insieme queste menzogne antisovietiche. Degno della nostra attenzione è il fatto che la CIA, fonte aspramente antisovietica, abbia pubblicato documenti desecretati che smantellano i veri e propri miti che promuoveva e continua a promuovere nei mezzi di comunicazioni di massa. I file CIA insieme ai documenti declassificati degli archivi sovietici hanno dimostrato che la stampa borghese mentiva sui gulag.



FONTI




13th Amendment to the U.S. Constitution: Abolition of Slavery. (n.d.). Retrieved August 28, 2018, from https://www.archives.gov/historical-docs/13th-amendment

Central Intelligence Agency (CIA). (1989). THE SOVIET FORCED LABOR SYSTEM: AN UPDATE (GI-M 87-20081). Retrieved February 12, 2018, fromhttps://www.cia.gov/library/readingroom/docs/DOC_0000500615.pdf

Central Intelligence Agency (CIA). (2010, February 22). 1. FORCED LABOR CAMPS IN THE USSR 2. TRANSFER OF PRISONERS BETWEEN CAMPS 3. DECREES ON RELEASE FROM FORCED LABOR 4. ATTITUDE OF SOVIET PRISON OFFICIALS TOWARD SUSPECTS 1945 TO THE END OF 1955. Retrieved January 5, 2018, from https://www.cia.gov/library/readingroom/docs/CIA-RDP80T00246A032000400001-1.pdf

Hillary and Bill used 'slave labour'. (2017, June 08). Retrieved June 10, 2017, from https://www.news.com.au/technology/online/social/hillary-and-bill-clinton-used-black-prisoners-for-forced-slave-labour-in-the-arkansas-governors-mansion/news-story/9af23848a5d44770b538c931c62460fe

Игорь, П. (n.d.). Книга: За что сажали при Сталине. Невинны ли «жертвы репрессий»? Retrieved August 28, 2018, from https://www.e-reading.club/bookreader.php/1008874/Pyhalov_-_Za_chto_sazhali_pri_Staline._Nevinny_li_zhertvy_repressiy.html

Parenti, M. (1997). Blackshirts and reds: Rational fascism and the overthrow of communism. San Francisco, Calif: City Lights Books.

Sousa, M. (1998, June 15). Lies concerning the history of the Soviet Union. Retrieved August 27, 2018, from http://www.mariosousa.se/LiesconcerningthehistoryoftheSovietUnion.html

The Death of Lavrenty Beria. (2015, December 23). Retrieved August 31, 2018, from http://www.historyinanhour.com/2010/12/23/lavrenty-beria-summary

Tracy, J. F. (2018, January 30). The CIA and the Media: 50 Facts the World Needs to Know. Retrieved August 28, 2018, fromhttps://www.globalresearch.ca/the-cia-and-the-media-50-facts-the-world-needs-to-know/5471956   

































giovedì 27 dicembre 2018

LA TELEFONIA MOBILE E’ NATA IN UNIONE SOVIETICA

Di Luca Baldelli

Se chiedete a un uomo della strada dove nacque il sistema di telefonia mobile, vi verrà risposto: negli USA, oppure in Giappone o ancora in Germania, tale è la potenza della grancassa mediatica.
Invece il primo sistema di telefonia mobile funzionante fu sviluppato nel regno del male, nella terribile Unione Sovietica dove la ricerca scientifica veniva portata avanti a colpi di ascia tra fiumi di vodka...



lunedì 24 dicembre 2018

IL MITO DELLE DEPORTAZIONI IN MASSA DEI POPOLI BALTICI NEL 1940/41


Di Luca Baldelli


Accanto alla lamentatio sui "crimini staliniani" in Ucraina trova posto quella dedicata ai fascisti baltici che, fra l'altro, parteciparono entusiasticamente al massacro degli ebrei e dei russi nativi all'epoca dell'invasione nazista. 
Il compagno Baldelli demistifica quest'altro caposaldo della propaganda anticomunista.

IL MITO DELLE DEPORTAZIONI IN MASSA DEI POPOLI BALTICI NEL 1940/41

mercoledì 19 dicembre 2018

Più Europa, of course.

Traduzione di Davide Spagnoli


Commissione UE: Giù le mani dalla legislazione democratica!



In futuro, le leggi approvate democraticamente saranno abrogate da una semplice decisione della Commissione europea.  La Commissione Europea vuole concedersi questo diritto con la cosiddetta direttiva sulla notifica.  La Confederazione dei Sindacati Tedeschi critica questa direttiva e sostiene il rafforzamento dell'integrazione europea.

Le leggi adottate democraticamente possono essere abrogate con una semplice decisione della Commissione UE - la Commissione vuole concedersi questo diritto con la cosiddetta direttiva sulla notifica.  La proposta di direttiva è attualmente in fase di iter legislativo tra il Consiglio dell'UE e il Parlamento europeo.

La proposta fa parte del pacchetto sui servizi

La proposta fa parte del pacchetto servizi con il quale la Commissione europea intende esortare gli Stati membri a smantellare la regolamentazione del mercato dei servizi.  Ciò vale, ad esempio, per l'obbligo dei maestri artigiani - un regolamento importante per garantire la qualità nell'artigianato.

Le leggi decise non devono essere semplicemente annullate

La Commissione europea auspica inoltre un maggiore controllo sull'eventualità che i regolamenti emanati dagli Stati membri violino il diritto comunitario in materia di libero mercato.  Finora, le norme che violano il diritto comunitario possono essere esaminate nell'ambito di procedimenti di infrazione dinanzi alla Corte di giustizia europea.  In futuro, la Commissione europea vuole essere in grado di aggirare tali regolamenti con una semplice risoluzione.  Tale diritto di decisione significherebbe che la Commissione potrebbe semplicemente abrogare le leggi degli Stati membri adottate dai parlamenti.

Tutela della competenza legislativa dei parlamenti

La Confederazione dei Sindacati Tedeschi chiede di tutelare la competenza legislativa dei parlamenti e di rispettare la separazione dei poteri.  La Commissione europea non deve avere il diritto di decidere sulle leggi approvate dal Parlamento.  La procedura attuale è sufficiente a garantire il rispetto dei trattati UE.  In questo contesto, deve essere possibile anche in futuro fissare standard qualitativi elevati per i servizi attraverso procedure democratiche.

La Confederazione dei Sindacati Tedeschi sostiene che l'UE dovrebbe diventare più democratica e sociale.  Ciò rafforzerebbe l'integrazione europea.





giovedì 13 dicembre 2018

I social media e il socialismo: disconnettersi e vivere felici.

Traduzione di Davide Spagnoli


Interessantissima riflessione sul ruolo preventivo controrivoluzionario dei social media. Da leggere.


Oro in cambio di dollari!

Traduzione di Davide Spagnoli

Mentre siamo occupati a seguire le stupidaggini di Selfeenee o i congiuntivi improbabili di Di Maio, nel mondo reale accadono cose...
A proposito perché la Russia e la Cina si muovono in questa direzione? Perché la Germania ha fatto rientrare le proprie riserve auree? L'italia, terzo paese al mondo per le riserve auree, dove le conserva?


martedì 27 novembre 2018

Socialismo per il Pentagono: Militarizzare l'economia in nome della difesa


Traduzione di Davide Spagnoli

Naturalmente il titolo fa riferimento alla mitologia propagandistica anticomunista che attribuisce la caduta del socialismo in URSS principalmente alle spese militari cui era costretta per affrontare l'aggressione imperialista.
Comunque l'articolo è interessante perché mette in luce l'inefficienza del complesso militar-industriale a creare posti di lavoro e a fare da locomotiva per lo sviluppo delle forze produttive. Altro che socialismo...

Elezioni di Midterm: vincitori, perdenti e doppi perdenti



Traduzione di Davide Spagnoli


Un'analisi delle recenti elezioni di medio termine in USA, ovvero come perdere inseguendo la destra con argomenti tipici della destra...


La United Shipbuilding Corporation ha parlato dello sviluppo di un'unità anaerobica per sottomarini


Traduzione di Davide Spagnoli



03: 56, 19.10.2018 (aggiornato: 12:53, 19 ottobre 2018)

MOSCA, 19 ottobre - Notizie RIA. Lo sviluppo di una centrale elettrica indipendente dall'aria per i nuovi sottomarini non nucleari è su prototipi a terra, ma presto verrà testata in mare, ha detto Alexei Rakhmanov, presidente della United Shipbuilding Corporation (USC).
"Sarà così vicino alle condizioni reali, quindi capiremo cosa è meglio, e cosa è peggio", ha detto.
Il Central Design Bureau "Rubin", "Malachite" e il Krylov State Research Center stanno lavorando al progetto. Allo stesso tempo, è allo studio la sua redditività, ha aggiunto l'interlocutore dell'agenzia.
"Qualsiasi lavoro dovrebbe avere un senso economico: non appena lo vedremo, lo implementeremo", ha concluso Rakhmanov.
I test di installazione dovrebbero essere completati entro la fine del 2021.

Nessuna risalita in superficie

Il principale vantaggio di un impianto di energia (anaerobica) indipendente dall'aria è un aumento della segretezza del sottomarino. Il sottomarino può essere sott'acqua senza dover risalire in superficie per caricare le batterie.
L'impianto anaerobico dello sviluppo russo è fondamentalmente diverso da quello di altri paesi: prevede la produzione di idrogeno attraverso la lavorazione del gasolio. I sottomarini stranieri caricano a bordo riserve di idrogeno.
Il sottomarino del progetto "Kalina" sarà in grado di rimanere sott'acqua per un
massimo di due settimane senza affiorare per caricare le batterie, mentre le sue controparti dei progetti 636 e 877 della classe "Varshavyanka" sono costrette a fluttuare ogni giorno.


Sottomarino di V generazione, classe "Kalina"



lunedì 5 novembre 2018

Apocalisse nel 2019


Traduzione dal russo di Davide Spagnoli


Segnali molto inquietanti che la situazione a livello mondiale stia diventando sempre più "calda" certamente non sono sfuggiti ai lettori più attenti che non si accontentano della "narrazione", modo elegante per non  usare il termine balle, dei mezzi di comunicazione di massa ufficiali, quelli che hanno dichiarato guerra alle "fake news". Già.
Quando saremo per il 95% morti, sarà molto difficile fare il socialismo.
Pesano le parole di un uomo sempre attento ad essere equilibrato e abituato a soppesare anche le virgole come Putin:

"Qualsiasi aggressore dovrebbe sapere che la retribuzione sarà inevitabile e sarà distrutto. E poiché saremo le vittime della sua aggressione, andremo in paradiso come martiri. Cadranno semplicemente morti, non avranno nemmeno il tempo di pentirsi". FONTE

E come contraltare un pensiero diffuso quasi da un militare USA su due come viene spiegato nel seguente articolo:

Apocalisse nel 2019: è possibile una guerra Russia-USA

martedì 23 ottobre 2018

La dittatura morbida

Di Guido Fontana Ros

Perché questo titolo? Lo capirete dalle righe seguenti:

Il fatto: una collaboratrice americana dell'agenzia giornalistica russa Russia Today, tale Sameera Khan di Washington ha condiviso sul suo account di Twitter due "meme". 
 Fin qui nulla di anormale, ne vengono condivisi ogni giorno forse a milioni, ma è il contenuto che ha fatto tremare le vene dei polsi anche agli internauti più adusi ai contenuti maggiormente sconvolgenti. 

Il contenuto: Il contenuto afferiva all'epitome del MALE ASSOLUTO: Stalin!!! E non solo!!! Si osava far capire che il sistema dei gulag non era poi così terribile come è stato descritto da quei pochi sopravvissuti dai millemila miliardi di sovietici colà imprigionati. Pensi un po' signora la marchesa a quello che veniva affermato:

"I capitalisti vi hanno ingannato, nei gulag c'era libertà di parola, c'era la possibilità di accedere all'istruzione, vi erano dei teatri, vi si tenevano concerti e la pena poteva essere revocata per buona condotta..."

Orrore, anatema e sacrilegio!!!
Lo sanno tutti che Stalin è peggio di Hitler, che nei gulag perirono di fame e di stenti almeno 70 milioni di persone che aggiunti ai quasi 30 milioni di caduti nella Grande Guerra Patriottica fanno grosso modo 100 milioni di morti... i sovietici dovevano proprio trombare come dei ricci visto che la popolazione dell'URSS nel 1991 ammontava a 291 milioni di persone.
Ma si è subito corso ai ripari, è partita una campagna riparatrice sulla Rete e l'agenzia giornalistica russa è subito corsa ai ripari, infatti ha tuonato: "Subito procedimento disciplinare per la nostra collaboratrice".

E la malaccorta nonché malcapitata giornalista?

Sameera Khan

Ha dovuto chiedere scusa a tutto il mondo, comprese le vittime del dittatore georgiano e promettere che non lo farà mai più. Potrà mai essere perdonata visto che come viene sottolineato è anche una ex reginetta di qualche concorso di bellezza.

Della quantità pressoché sterminata di fonti reperibili attraverso google, raggiungibili scrivendo semplicement RT, gulag e Sameera Khan come fonte ne riporto solo uno.




lunedì 22 ottobre 2018

Forse esiste Dio?



Di Guido Fontana Ros

Esiste forse un'intelligenza superiore? Un forte indizio in tal senso promana indubbiamente dal fatto seguente: un missile nucleare imbarcato su un sommergibile atomico britannico della classe Trident, una volta lanciato verso, ca va sans dire, la Federazione Russa, durante l'esercitazione ha invertito la rotta e si è diretto verso gli USA!!!
Maledetto Putin!
Un vero peccato che il missile non avesse alcuna testata nucleare.
Naturalmente la Difesa russa è rimasta agghiacciata da tale dimostrazione di geometrica potenza di fuoco inglese.
E smettete di fare i malpensanti, alla centrale di direzione di tiro non c'era mr. Bean.

https://www.cnbc.com/2017/01/23/uk-leader-keeps-quiet-over-failed-nuclear-missile-test-off-florida-coast.html

Membro dei servizi di sicurezza della Marina controlla che sul sottomarino Vigilant non salgano più gli speztznaz russi....


Un discorso rivelatore della Thatcher

Di Davide Spagnoli


Premettiamo che non siamo riusciti a reperire in rete il testo dell'originale di questo discorso; ad esempio nell'elenco con i testi dei discorsi pronunciati dalla Lady di ferro esiste la citazione del discorso di Huston, ma non c'è il testo del discorso. In compenso esiste una nota redazionale che dice che non esiste, che non si è parlato di Russia e che questo fatto è oggetto di fantasticherie complottiste... (vedi qui)... Forse la prima volta che questo testo compare è in un libro di un certo Parshev (vedi qui).
Comunque questo discorso ricorre abbastanza spesso in forum politici della Federazione Russa. Se è autentico è un importante conferma di una delle nostre certezze, cioè che il sistema capitalista sionista occidentale, il cosiddetto Blocco Nero per usare un termine del compagno Fidel Castro, ha avuto un ruolo decisivo nell'implosione dell'Unione Sovietica.
Ringraziamo la nostra redattrice Danila Cucurnia per le ricerche nel web.

IL DISCORSO DELLA THATCHER A HUSTON



domenica 16 settembre 2018

Quando il vento rosso sfiorava i caschi


Di LUCA BALDELLI


Quando in un avamposto dell’Impero del Male si amavano le corse motociclistiche: la storia del Moto GP della Jugoslavia.

Quando il vento rosso sfiorava i caschi

sabato 1 settembre 2018

Marzo 1995 : Apocalisse su Tokyo


Il compagno Luca Baldelli ci riporta a un grave atto terroristico che ebbe come scena la metropolitana di Tokio nel lontano 1995. Venne diffuso da alcuni membri della setta giapponese "Aum Shirinkyo" (Verità Suprema), il micidiale gas nervino sarin. Per una serie di fortunate circostanze non vi fu la progettata  spaventosa carneficina: si contarono "solo" 13 vittime e 6300 intossicati.




Oscuri, inquietanti ed enigmatici sono i legami che il fondatore della setta, un santone mezzo cieco, Shoko Asahara, aveva intessuto con ambienti della politica, dell'alta finanza e con tutta evidenza con servizi segreti non solo nazionali. Legami mai venuti alla luce nella loro sordida realtà.

Gli amichetti



martedì 14 agosto 2018

Putin per la prima volta invia il suo capo di Stato Maggiore dell’esercito in Israele, Francia e Germania.



La traduzione ad opera di Davide Spagnoli di un interessante articolo della Pravda che non vederete mai sulla nostra stampa. Cosa sta accadendo in Siria e cosa sta per accadere in Donbass.

FONTE

TRADUZIONE IN PDF

Operazione foibe aTrieste



Presentiamo forse l’unica ricerca storicamente valida su questo tema carissimo alla propaganda fascista che, ricerca scientificamente convalidata da un certosino lavoro di verifica e confronto sulle fonti. Ne è autrice Claudia Cernigoi, qui la sua biografia autorizzata, spesso fatta oggetto, per la sua opera di storica onesta, di attacchi denigratori di vecchi e nuovi arnesi del fascismo.
 

 FONTE

venerdì 29 giugno 2018

QUELLA CHE ORA È NECESSARIA: UNA SINISTRA REALE E RADICALE




di Paul Street

Traduzione di Davide Spagnoli



Un interessante articolo sullo stato della "sinistra USA" che, mutatis mutandis, si attaglia anche alla situazione della "sinistra" italiana. Di facile lettura.

L'autore

Paul Street ha conseguito un dottorato in storia degli Stati Uniti presso la Binghamton University. È ex vicepresidente per la ricerca e la pianificazione della Chicago Urban League. Street è anche autore di numerosi libri, tra cui “Racial Oppression in the Global Metropolis” (2007), “The Empire’s New Clothes: Barack Obama in the Real World of Power” (2010), and “They Rule: The 1% v. Democracy” (2014), e collaboratore regolare di Counterpunch, Z Magazine / ZNet, Black Agenda Report e teleSUR English. Ha insegnato storia americana in diversi college e università di Chicago e attualmente vive a Iowa City, Iowa.



La politica degli USA nei confronti dell’Italia [National Security Study Memorandum (NSSM) 242 del 11 giugno 1975]

Di DAVIDE SPAGNOLI

La traduzione che presentiamo riguarda un interessante documento prodotto da un gruppo interdipartimentale coordinato dal Dipartimento di Stato, datato 11 giugno 1976, il National Security Study Memorandum (NSSM) 242.
Il 4 maggio 1975 il Presidente Gerald Ford, successo alla carica dopo le dimissioni di Richard Milhous Nixon - rassegnate per evitare l’impeachment in seguito agli arresti di stretti collaboratori implicati nello scandalo Watergate – domandò uno studio sulle opzioni possibili della politica degli Stati Uniti nei confronti dell’Italia. Poco più di un mese dopo la richiesta del Presidente Ford, alle elezioni regionali tenute il 15-16 giugno il Partito Comunista ottenne 10.148.723 voti con un incremento percentuale del 5,60%: la distanza tra PCI e DC era di 549.434, cioè l’1,81%.
Quindi una richiesta quanto mai importante.
Il documento tradotto, “NSSM 242. La politica degli USA nei confronti dell’Italia”, non è stato completamente desecretato, alcune parti sono state censurate e il lettore le troverà come “Omissis” con l’indicazione del numero di righe epurate. Il censore ha anche chiaramente riscritto alcune parti del Memorandum. A tutt’oggi non è neppure possibile studiare le 7 tabelle che dall’indice risultano allegate al documento e neppure conoscere le valutazione per ognuna di queste fatte dal gruppo interdipartimentale. Ma anche così monco “La politica degli USA nei confronti dell’Italia” è un documento estremamente interessante che mette in luce anche quanto i dirigenti comunisti non conoscessero il punto debole degli USA: non la prospettiva del socialismo – che i relatori dimostrano di non temere affatto – e neppure una uscita dell’Italia dalla NATO, ma, sorprendentemente, come una vittoria del PCI avrebbe potuto dar luogo alla nascita di un nazionalismo di sinistra in paesi molto sensibili all’eurocomunismo come la Francia e la Spagna – allora ancora sotto il tallone della dittatura franchista.
Il nazionalismo di sinistra avrebbe potuto essere un serio ostacolo al progetto teso a salvaguardare gli interessi economici degli Stati Uniti nel Vecchio continente: l’Unione Europea.
Già da queste poche righe si vede quanto sia esplosivo e iconoclasta il materiale tradotto.

LINK AL PDF


martedì 29 maggio 2018

Sverdlovsk 1979: gli untori della CIA scorrazzano per gli Urali




Un articolo su un grave attacco biologico compiuto contro l'URSS nel 1979: l'epidemia di antrace che colpì la città di Sverdlovsk (l'attuale Ekaterinburg) negli Urali. Episodio sconosciuto ai più. Il tutto raccontato dalla penna del compagno Luca Baldelli.


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domenica 6 maggio 2018

La Russia nel turbine delle rivoluzioni


Rapida sintesi del periodo che va dagli ultimi anni del 1800 al 1917 ad opera dello storico  sovietico VIKTOR IVANOVIČ BUGANOV, dal libro Ottobre. Storia di una rivoluzione, Red Star Press, Roma, 2013.

La Russia nel turbine delle rivoluzioni

mercoledì 2 maggio 2018

Alta diplomazia in USA


TRADUZIONE DI DAVIDE SPAGNOLI


In questo video pubblicato sulla pagina Facebook di RT.com. vedrete come, senza alcuna vergogna, l’ex vicepresidente USA, Joe Biden si pavoneggi in un incontro tenuto al Council for Foreign Relations parlando dei rapporti con alcuni alleati/sudditi dell’imperialismo USA.

In buona sostanza per quanto attiene l’applicazione delle sanzioni contro la Russia le trattative con i vassalli tedeschi e i valvassini italici (per tacere dei servi della gleba ucraini), si possono sintetizzare in pochissime parole: “lo dovete fare!”

Magari ora le cose potranno cambiare, potrà dire qualcuno.

Veramente?

Di Maio e Salvini non sono andati forse a scodinzolare all’ambasciata USA?

Traduzione

Abbiamo passato così tanto tempo, come Lei sa, perché sono venuto da Lei [Richard N. Haass] per un consiglio!
Abbiamo passato così tanto tempo al telefono, assicurandoci che all’epoca tutti, Hollande, Renzi … non si tirassero indietro!
Non volevano prendere parte alle sanzioni contro la Russia, [che] ebbero un impatto sulle [economie dei] loro paesi.
In pratica [dissi loro], lo dovete fare!
Grazie a Dio la Merkel era abbastanza forte in quel momento, [accettò] a malincuore, [le sanzioni contro la Russia] non piacevano neanche a lei […]
E sono andato là, credo fosse la dodicesima o la tredicesima volta [che ero] a Kiev, avrei dovuto annunciare che era disponibile un altro miliardo di dollari di garanzia sui prestiti.
E Poroshenko e Yatsenyuk si erano presi l’impegno che avrebbero agito contro il Procuratore dello Stato e non l’avevano fatto! Stavano andando alla conferenza stampa e io dissi loro che non glielo avrei dato … non vi daremo il miliardo di dollari. E disse, non ne hai l’autorità! Non sei il Presidente! Questo lo disse il Presidente [Poroshenko] … Lo chiami! Gli dissi. Ti sto dicendo che non avrai il miliardo di dollari. Dissi, non otterrete il miliardo, e me ne andrò di qui. Fra sei ore, dissi, partiremo tra sei ore. Se il Procuratore dello Stato non viene licenziato, non riceverete i soldi! Figlio di puttana!
Venne licenziato!
E al suo posto misero qualcuno, uno che all’epoca era solido!


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martedì 1 maggio 2018

Dalla Rivoluzione d'ottobre alla costituzione dell'URSS



Un ottimo sunto degli eventi che, per dirla alla John Reed sconvolsero il mondo, ad opera dello storico  sovietico VIKTOR IVANOVIČ BUGANOV, dal libro Ottobre. Storia di una rivoluzione, Red Star Press, Roma, 2013.


Dalla Rivoluzione d'ottobre alla costituzione dell'URSS.

lunedì 19 marzo 2018

Il sionismo alla conquista della Siria. Storia di Elie Cohen.

Di Luca Baldelli


Capita, di recente, di ascoltare qualche finto esperto di vicende mediorientali e qualche disinformatore di professione asserire che Israele non avrebbe alcun ruolo nella destabilizzazione della Siria. Basterebbe riflettere solo su un dato, per smentire tale assurdità: l'ISIS e tutti i gruppi della galassia islamista attivi in Siria, colpiscono l'intero arco dei Paesi della Regione mediorientale, tranne Israele, Arabia Saudita e sceiccati... Guarda caso! Se non basta l'analisi per via induttiva, si possono citare decine e decine di casi di spionaggio, eversione, sabotaggio, terrorismo ai danni della Siria, riconducibili tutti, senza eccezione alcuna, alle trame sioniste. L'esempio più lampante è, comunque, rappresentato dalla vicenda, per molti ancora oggi sconosciuta ed oscura, di Elie Cohen.

Nato nel 1924 ad Alessandria d'Egitto da una famiglia di ebrei siriani di Aleppo, Cohen si unì presto alle organizzazioni sioniste clandestine e, nel 1951, entrò a far parte di una pericolosissima rete spionistica israeliana in Egitto, formata da ebrei locali e diretta dal Mossad. Obiettivo prioritario di questa rete era quello di sabotare l'intesa tra Egitto e Gran Bretagna per il ritiro inglese dal Canale di Suez, ritiro che per lo Stato sionista rappresentava un duro colpo, sa evitare ad ogni costo. Tutto stava andando per il meglio nelle trattative quando ecco che, nel 1954, prese avvio l'OPERAZIONE SHOSHANNA, ideata e coordinata dal Mossad, con l'attiva collaborazione, in qualità di esecutori, dei suoi agenti egiziani di stirpe ebraica: alcune bombe iniziarono ad esplodere qua e là, a il Cairo e Alessandria d'Egitto, contro obiettivi britannici di considerevole importanza. L'intenzione era chiara: ci si trovava dinanzi ad una machiavellica strategia della tensione, volta a rovesciare ogni colpa su Nasser e sull'Egitto, mandando a rotoli i negoziati per il ritiro dal Canale di Suez e procrastinando quindi sine die, in quel punto geografico e geopolitico strategico, la presenza armata imperialista.

Il piano eversivo fu sventato dalla fermezza delle autorità egiziane e, naturalmente, vi fu il solito coro di ipocriti, vittimisti e mestatori di professione i quali, senza ritegno, levando alti lai, gridarono alla "persecuzione antisemita". Qualche tempo dopo, il governo israeliano non potette ostinarsi a celare le prove della trama e si cercò di rovesciare tutta la colpa su un drappello di 007 sionisti, ma Ben Gurion stesso chiamò in causa il Ministro della Difesa israeliano, Pinhas Lavon  (da qui, il CASO LAVON).

In tutta questa vicenda, ELIE COHEN giocò un ruolo ambiguo e, tutto sommato, secondario: arrestato, venne successivamente liberato per insufficienza di prove dalla giustizia egiziana ed espulso dal Paese. Il MOSSAD disponeva ora di una pedina insostituibile: tutto era pronto per un nuovo piano, ben più complesso ed insidioso, che riguardava la SIRIA. In questo Paese le acque erano tutto fuorché calme: il vento del panarabismo e del socialismo arabo portato avanti dal BAATH, soffiava impetuoso. Dal 1958 al 1961, il Paese, sotto la guida di Shukri al - Quwattli, si era unito all'Egitto nella Repubblica Araba Unita; bisognava entrare nelle viscere di questo mondo e capirci di più. Ecco dunque che il MOSSAD decise di infiltrare ai vertici del potere siriano Elie Cohen, dando ad esso una nuova identità: quella di Kamil Amin Thabit, benestante siriano emigrato in Argentina per motivi politici. Nel Paese sudamericano, Cohen, che aveva studiato con solerzia il Corano, entrò in contatto con alcuni fuoriusciti nazisti, che a loro volta presentarono l'agente sionista sotto mentite spoglie all'addetto militare dell'ambasciata siriana, simpatizzante del BAATH, ancora non giunto al comando della Nazione. Il potere psicagogico della parlantina coheniana, l'abilità del personaggio, la capacità di mimetizzarsi e di intessere relazioni, furono le caratteristiche che spinsero i siriani a dare spazio al personaggio, introducendolo nel loro mondo. Nel 1960, Cohen si stabilì a Damasco, coltivando rapporti, in particolar modo, con i membri del BAATH e, segnatamente, con Amin al - Hafiz, militare di alto rango.

L'8 marzo 1963, il BAATH salì al potere e al - Hafiz divenne, qualche mese dopo, Presidente della Siria; il principale amico di Cohen/Thabit era giunto così al potere in un Paese chiave della regione mediorientale e, per l'agente sionista, si aprirono porte poco prima insospettabili: di fatto,

COHEN DIVENNE IL NUMERO TRE DEL NUOVO POTERE SIRIANO, DOPO AL - HAFIZ E SALAH AD - DIN AL - BITAR. DI FATTO, ERA LUI IL VICE - MINISTRO DELLA DIFESA!

Per le mani di Cohen/Thabit passarono documenti scottanti, contenenti segreti militari delicatissimi, aspetti non secondari della vita statale che non avrebbero dovuto essere divulgati, notizie che definire riservate era poco. Tutto questo ricco e succulento bottino fu passato sistematicamente al MOSSAD; non è dunque esagerato affermare che, grazie a Cohen / Thabit,

ISRAELE EBBE UNA FINESTRA COSTANTEMENTE APERTA SULLA SIRIA, PENETRANDONE I LATI PIU' NASCOSTI, VENENDO A CONOSCERE ASPETTI CHE SOLO AL GOVERNO DI QUEL PAESE DOVEVANO RESTARE NOTI. LA PIOVRA SIONISTA SI STAVA IMPADRONENDO DEL CONTROLLO DEL PAESE, CON UN DIABOLICO STRATAGEMMA FIGLIO DEL PIU' ARDITO TRASFORMISMO FREGOLIANO, UNITO ALLA PIU' MACHIAVELLICA DELLE ASTUZIE.

Per questa via, venne inflitto un duro colpo al potenziale economico e, soprattutto, militare della Siria : tra gli incartamenti trasmessi dalla talpa, infatti, vi erano pure quelli riguardanti le fortificazioni militari siriane nel Golan, mimetizzate tra gli eucalipti per volontà di AL - HAFIZ e quindi facilmente conquistate anni dopo da Israele, durante la Guerra dei Sei Giorni, grazie alle soffiate di Cohen/Thabit.

L'attività frenetica della spia, proprio in virtù della sua assiduità e sistematicità, cominciò ad insospettire le autorità siriane a partire dal 1964. Grazie ad una laboriosa ed efficiente stazione radio, Cohen/Thabit comunicava ogni giorno con i suoi referenti israeliani del MOSSAD; proprio il ripetersi quotidiano di interferenze radio alquanto strane, spinse le autorità siriane baathiste a rivolgersi ai radiogoniometristi del KGB sovietico, in virtù di accordi ed intese stretti precendentemente nell'interesse della sicurezza del Paese. Costoro, di concerto con i colleghi siriani dell' IDARAT AL - MUKHABARAT AL - AMMA (Direttorato Generale dell'Intelligence, il servizio segreto di Damasco), introdussero in Siria sofisticate e potenti apparecchiature, grazie alle quali fu possibile individuare, a colpo sicuro, la fonte del disturbo rilevato: si trattava dell'appartamento damasceno di Cohen/Thabit.


La morsa si strinse dunque attorno alla talpa sionista, frantumando tutti i piani di infiltrazione e destabilizzazione del Paese che essa era andata attuando e, soprattutto, quelli che avrebbe attuato in futuro proseguendo, al riparo da ogni fastidio ed intralcio, la sua nefasta opera. Cohen/Thabit, smascherato, venne processato ed impiccato su una pubblica piazza il 18 maggio del 1965. La televisione siriana trasmise le immagini dell'esecuzione. La Nazione siriana era salva, purificata dal bubbone sionista che si era insinuato nelle sue membra fino a raggiungerne addirittura il cervello. Un altro complotto di Israele contro la libertà e la sovranità dei popoli era stato sventato. La marcia per la conquista della Siria da parte della colonia nazi - sionista, si era infranta contro le poderose mura del socialismo arabo baathista e della proficua, leale collaborazione tra quest'ultimo e l'Urss.