mercoledì 10 maggio 2017

Sul referendum costituzionale in Turchia

NOICOMUNISTI



di Anonimo

Presentiamo un sintetico ma chiaro contributo sulla situazione generale politica turca di un compagno comunista turco di cui per ovvie ragioni non pubblichiamo il nome. In particolare si tratta della situazione venutasi a creare dopo il recente referendum.


SUL REFERENDUM COSTITUZIONALE IN TURCHIA

C'è stato un referendum in Turchia con il quale Erdoğan, legalmente, ha assunto poteri dittatoriali.

Il mondo intero sa che Erdoğan è un assassino, un delinquente, corrotto, disonesto, inaffidabile e immorale; come spiegare allora il sostegno datogli da più del cinquanta per cento dei cittadini?

Tenterò con questo scritto di spiegare le ragioni ai miei compagni.

1. Prima dell’avvento del AKP (il partito di Erdogan), i partiti kemalisti non avevano investito in infrastrutture.
Riassumendo: gli ospedali erano piuttosto costosi e inadeguati; le autostrade erano messe molto male.  Inoltre la gente ha conosciuto Erdoğan quando amministrava il Comune di Istanbul; Erdoğan ha risolto il problema dell'acqua a Istanbul. All'epoca la gente non sapeva che Erdoğan fosse un corrotto e che prendesse tangenti sugli appalti pubblici. Erdoğan aveva un'immagine brillante

2. L'ideologia Kemalista è principalmente fascista e blanquista; credevano di poter risolvere tutte le irregolarità con il bullismo (forza, violenza); non hanno mai riconosciuto le differenze etniche e religiose. La maggior parte delle persone è consevatrice, come evidenziato da Erdoğan stesso.

3. Erdoğan, dopo il colpo di stato militare, ha fondato il suo partito e ha promesso di portare la democrazia, con il sostegno di intellettuali liberali  con alcuni di sinistra. L'Islam non ufficiale è stato sdoganato; sono stati intrapresi colloqui con gli zingari, gli alauiti e con i curdi;  Inoltre egli si è impegnato con le minoranze cristiane per restituire loro le proprietà, che Atatürk aveva confiscato negli anni che vanno dal 1920 al 1930, ma non ha mantenuto nessuna promessa; più diventava forte più diventava prepotente. Prima ha fagocitato i suoi amici che l’avevano accompagnato.

4. All'inizio del suo dominio, fece una coalizione con l'organizzazione religiosa più potente, quella di Fettullah Gülen e la infiltrò nello Stato. Insieme hanno ripulito lo Stato dai kemalisti e quando entrambi si sono sentiti forti, hanno cominciato a litigare tra loro per il potere. In questa fase Fettullah Gülen era più potente di Erdoğan ed Erdoğan ha fatto una nuova coalizione, con i kemalisti che erano imprigionati, contro Gülen. 

5. La destra in Turchia ha un sogno che esiste dal 16° secolo: trasformare l'intera Anatolia in un territorio geografico dell’Islam sunnita; Erdoğan continua a cercare di avverare questo sogno irrealizzabile. 

6. Le cattive intenzioni non possono essere nascoste quando possono essere realizzate. Erdogan, nel corso del tempo, ha cominciato a mostrare il suo lato più oscuro; ha fatto uccidere armeni, alauiti, curdi e democratici ...  ed ha incominciato ad insultare il suo ex alleato Fethullah Gülen.

7. I greci e gli armeni in Turchia costituiscono una piccola parte della popolazione e non hanno la facoltà di organizzare alcuna resistenza. Non c'è alcuna resistenza da parte delle persone di  cultura alauita; ubbidiscono malgrado sia fatto loro ogni male. I kemalisti sanno solo parlare, ma sono incapaci di una rivolta. I kurdi sono l'unica forza in grado di resistere e sono davvero forti. Il kemalismo è ancora debole e sotto l'influenza della sinistra socialista.
8. Il perdurare del potere di Erdoğan è dovuto al fatto che l'opposizione è frammentata e dall’odio dei kemalismo; perché i kemalisti rifiutano ancora l'esistenza delle minoranze curde e cristiane. Anche gli alaui hanno ancora paura dei kurdi, a causa di tristi eventi storici. I curdi stanno pian piano avviandosi verso la loro indipendenza. 

9. Tuttavia al referendum l'opposizione unita ha respinto l'emendamento costituzionale che permette la dichiarazione del regno di Erdoğan.

10. Nel frattempo una parte importante del popolo ha capito che Erdoğan è il capo dell’ISIS, che è quella forza che sta dietro agli attacchi con i gas e, che è quella forza distruttiva che sta ancora martoriando le citta’ curde, che è un corrotto e un immorale.

11. L'OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa), ha stabilito che Erdogan ha imbrogliato nel referendum e anche se si può dubitare che l'esistenza dell'OSCE sia fragile, Erdogan è ormai in un vicolo cieco.

12. Fino ad ora le persone che non lo amavano, e che ancora non lo amano, avevan perso ogni speranza; tranne i socialisti. Credevano che Erdoğan fosse invincibile, ma i risultati del referendum hanno prodotto nuove speranze nei cuori degli avversari. Ora capiscono che si può sconfiggere Erdogan  e che oramai non ha altro futuro se non quello di consumarsi.

13. D'altra parte Erdoğan ha bisogno di un grande scudo protettivo perché sa benissimo quali grandi crimini ha commesso. Ha persino promesso il paradiso alla gente per ottenere il sessanta per cento dei voti al referendum e per annullare la possibilità di un processo, ma non ha ottenuto quello che voleva.

14. Dopo Stalingrado Churchill disse: "Ora, questa non è la fine, non è nemmeno l'inizio della fine. Ma è forse la fine dell'inizio". Adesso Erdogan deve affrontare un'economia collassata, una resistenza curda invincibile e una popolazione che si sveglia lentamente. Ciò che è più importante è che Erdoğan deve stare faccia a faccia con il suo passato sporchissimo e l' unico mezzo che ha in mano è scatenare una repressione illimitata fino a sprofondare.
Non credo che Erdoğan possa durare più di due anni.

4 commenti:

  1. si e' dimenticato di scrivere che quasi 30 milioni di curdi non hanno potuto votare in quanto minacciati e fotografati durante la farsa del voto per il referendum.....una cosa non di poco , mi sembra.

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  2. Sì e allora? Nel contesto dello scritto di questo compagno turco c'è forse qualcosa di anticurdo? Ha forse innalzato un peana ad Erdogan? Ha forse difeso la legittimità di questa votazione referendaria?
    P.S. La cifra di 30 milioni di curdi si riferisce a TUTTI i curdi divisi tra Turchia, Siria, Iraq e Iran e comprende anche tutte le persone che non possono votare per non avere l'età legale per farlo.

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  3. I kurdi turchi sono piu' di 30 milioni e non conosco gli aventi diritti al voto [ per eta' ]pero' , ti posso dire che non hanno votato , perche' minacciati . L'unico movimento politico che e' a fianco dei turchi e' il socialism e loro si sentono affratellati ....e' vero che il compagno non ha fatto l'elogio di Erdogan....io scrivo da Toronto dove e' presente una forte minoranza kurda.saluti.

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  4. Mah su questa tua stima continuiamo ad avere forti perplessità, ad esempio:
    http://www.institutkurde.org/en/info/the-kurdish-population-1232551004

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