giovedì 10 novembre 2016

La stampa sovietica: trionfo della libertà di parola e di satira

REDAZIONE NOICOMUNISTI

DI LUCA BALDELLI




Com’era seriosa questa società sovietica! Che barba e che noia, direbbe qualcuno! Tonnellate di propaganda, tempo libero incasellato, lavoro insoddisfacente, troppa (sic!!!) uguaglianza… Quante ne abbiamo sentite, dalle voci false e faziose della propaganda imperialista e anticomunista? Si potrebbe scrivere un’enciclopedia dei luoghi comuni anticomunisti in 100 volumi, mettendo a serio rischio la già intaccata foresta amazzonica. Capita che vai a sfogliare vecchie riviste, libri e giornali dell’epoca sovietica e… ti appare tutto un altro mondo! La satira, da qualcuno data per inesistente in Urss e nei Paesi della comunità socialista, viene fuori non dico da ogni rigo, ma quasi da ogni pagina, assieme alla sottile ironia e alla vis critica nella fustigazione di difetti e storture del sistema, non nascosti, ma anzi esibiti (qualche volta anche troppo, con ingenerosità) in nome della più autentica libertà di stampa, in piena franchezza.

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