sabato 3 ottobre 2015

La biografia di Bukharin di Stephen Cohen: uno studio sulle falsità delle "Rivelazioni" dell'era Khrushcev

REDAZIONE NOICOMUNISTI


Traduzione di Davide Spagnoli e revisione testo di Mila Danesi

Presentiamo la traduzione di un saggio, uscito nel 2010, nel libro di Grover Furr e Vladimir Bobrov, 1937. Pravosudie Stalina. Obzhalovaniiu ne podlezhit! Moscow: Iauza-Eksmo, 2010 pp. 195-333 (1937. La giustizia di Stalin non è soggetta ad appello), di cui precedentemente abbiamo pubblicato il capitolo introduttivo, qui. Questo saggio poi è stato tradotto in inglese e rivisto per essere pubblicato nel sito di Grover Furr, qui.

Il saggio prende in esame la biografia di Bukharin scritta dallo storico Stephen Cohen,Bukharin and the Bolshevik Revolution: A Political Biography, 1888-1938 New York, 1980, Oxford University Press, che viene considerata la migliore opera in circolazione sull'argomento.

Bene, è un cumulo di falsità, di "si dice", di "lo sanno tutti", basati sui testi dei propagandisti anticomunisti precedenti (non possono essere definiti storici in quanto non vogliamo offendere una categoria degnissima di studiosi), confutati da almeno un trentennio dalla normalissima ricerca storica. Le asserzioni del testo in questione, in linea con quelle dei Conquest, dei Service, dei Mevdevev, troverebbero migliore collocazione nelle colonne di qualche rivistina scandalistica, ma tant'è: le falsificazioni, le bugie, le infamie sono state ripetute milioni di volte, ovunque, per decenni e decenni, fino a che sono diventate verità metafisiche, veri e propri dogmi. Il fatto più vergognoso e anche avvilente è che queste infamie vengano fieramente ripetute da ogni sedicente rivoluzionario comunista; pare che per essere veramente rivoluzionari, occorra non perdere l'occasione di unirsi alla schiera di spalatori di sterco su Stalin e l'URSS.

Dall'Introduzione:

"L’IMPORTANZA DI QUESTA TRADUZIONE"

Quella che presentiamo è la traduzione di una saggio cofirmato da Grover Furr e Vladimir Bobrov, che ha per tema il decimo capitolo della biografia di Bukharin scritta da Stephen Cohen. Furr e Bobrov dimostrano, documenti alla mano, che quanto scritto da Cohen è falso. Bukharin ne esce come tutt’altro che un eroe, una vittima di Stalin e dello stalinismo. 

La figura di Nikolaj Ivanovich Bukharin è centrale non solo per il suo ruolo giocato negli avvenimenti a lui coevi, ma anche in gran parte di quelli anche distanti dal suo tempo, ma che hanno a che fare con il revisionismo anticomunista utilizzato per distruggere i partiti comunisti.

Ogniqualvolta un partito comunista rivalutava la figura di Bukharin - e in questo la dirigenza del PCI della fine degli anni ‘70 è stata maestra di revisionismo anticomunista -, in realtà si puntava a distruggere il partito comunista. E sempre si è passati attraverso la mistificazione che porta alla santità di Bukharin per dimostrare quanto Stalin fosse cattivo, malvagio ecc. ecc.


Il primo revisionista anticomunista fu Kruscev – del quale, in altra sezione, abbiamo iniziato la pubblicazione delle puntate di “Kruscev attraverso le sue memorie”, che mostra chi fosse l’ex segretario del PCUS attraverso le sue stesse memorie - che indicò la strada a tutti gli anticomunisti per distruggere il PCUS e l’URSS, e fu fonte di ispirazione per Gorbachev e tutti i revisionisti anticomunisti del pianeta.

Ecco, questo prezioso lavoro di Furr-Bobrov smentisce, documenti alla mano, quanto la vulgata revisionista anticomunista amplificata da loschi figuri come Robert Conquest, Amy Knight, Stephen Cohen e moltissimi altri ancora ci ha bombardato da decenni sulla reale figura di Nikolaj Ivanovich Bukharin e, indirettamente, smentisce, sempre in maniera documentata, alcuni tratti dell’immagine di Stalin costruita dai revisionisti anticomunisti e dai loro megafoni occidentali.

Il lavoro è un po’ lungo, ma lo sforzo fatto per leggerlo sarà ampiamente ripagato.

Forlì, 10 ottobre 2015

Davide Spagnoli

TRADUZIONE

FONTE







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