venerdì 8 maggio 2015

70° Anniversario della Vittoria dell'URSS sul nazismo

REDAZIONE NOICOMUNISTI

di Danila Cucurnia


Compagni, nel giorno in cui si commemora la fine della Seconda Guerra Mondiale con la vittoria dell'Unione Sovietica sul nazismo, nel giorno in cui sulla Piazza Rossa sfileranno in parata i mezzi e gli uomini che difendono i valori conquistati sognando ancora quella bandiera rossa con la falce e martello che sventola sopra una Berlino conquistata, voglio ricordare che questo sarà un giorno di festa solo quando il nazifascismo sarà sconfitto in tutto il mondo e per sempre. Perché questo accada dobbiamo essere preparati quanto i soldati dell'Armata Rossa furono pronti! Essere preparati vuol dire avere gli strumenti della conoscenza e dell'intelligenza per saper riconoscere il nemico, il capitalismo, che è il ventre marcio dal quale nasce il nazismo. Non saperlo riconoscere vuol dire rischiare di averlo un giorno come alleato o come testa delle nostre battaglie. Dobbiamo saperci appropriare delle armi necessarie per condurre un altro tipo di guerra, quella che avremmo dovuto combattere dopo la nostra Resistenza e che invece quella Resistenza ha tradito. Capire come opera il nemico, qual è il suo punto debole, come colpirlo: questo è fondamentale ed è un dovere per ogni Comunista. Ecco che abbiamo dei Maestri che ci hanno lasciato una teoria, un esempio da seguire considerando i nostri tempi e il mondo in divenire continuo. Marx, Engels, Lenin, Stalin, Mao e Gramsci ci danno indicazioni su quanto il capitalismo sia "difettoso" e quanto le politiche economiche socialiste, che vedono il benessere dell'uomo al primo posto e non il profitto, siano l'arma più potente per vincere sul capitalismo. Concludo queste righe che ho pensato per tutti noi con parole di Bertold Brecht alle quali sono molto legata: 

"E voi imparate che occorre vedere 

e non guardare in aria;

occorre agire e non parlare.

Questo mostro stava una volta

per governare il mondo!

I popoli lo spensero, ma ora

non cantiamo vittoria troppo presto:

il ventre da cui nacque è ancora fecondo".

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