giovedì 7 novembre 2013

Dzerzinskij nella Rivoluzione d'Ottobre

REDAZIONE NOICOMUNISTI

di Valter Rossi



Non sarà mai un evento rituale la commemorazione della Grande Rivoluzione Socialista d’Ottobre. Nonostante sia trascorso quasi un secolo, tutte le riflessioni prodotte, a cominciare da quelle dei padri della stessa rivoluzione, lasciano ancora spazio a considerazioni ulteriori sul significato e sulla portata di questo evento che ha cambiato per sempre il corso della storia. Per la prima volta infatti l’umanità ha sperimentato la possibilità di costruire un ordinamento sociale liberato dallo sfruttamento. E’ stato grazie al partito rivoluzionario di Lenin, che ha applicato la forza dirompente della teoria marxiana, che la questione della soppressione delle classi e la costruzione di una società socialista, nella prospettiva del comunismo, ha trovato una formazione organizzata che l’’ha svolta in prassi. Non poteva essere una cosa semplice, e non poteva essere neppure affrontata senza incorrere in errori, ma la storia ha dimostrato che questa forza liberata dalla rivoluzione proletaria del 1917 ha guadagnato alla causa del progresso e dell’emancipazione di tutti gli uomini conquiste indiscutibili, dalle quali sarà impossibile prescindere, salvo non far precipitare il mondo in un nuovo evo moderno. 
La Rivoluzione d’Ottobre rappresenta la frattura con tutto il vecchio ordinamento stratificato nei secoli, è il punto di partenza di un percorso di liberazione, è la pietra miliare di una strada che l’umanità sarà chiamata ancora a riprendere per liberarsi dal giogo delle forze selvagge del capitale.
La propaganda di questo sistema criminale tenta ovviamente di infangare questa esperienza, ma è la stessa realtà che si incarica di smentire gli apologeti della democrazia fondata sul terrore, sullo sfruttamento e sull'usura, sull'abbrutimento. Se l’umanità vorrà ritrovare una propria ragione di essere dovrà riprendere proprio la questione affrontata dai rivoluzionari del secolo scorso, per sbarazzarsi definitivamente del mostro del capitalismo.

Al recupero dell’esperienza positiva del movimento comunista rivoluzionario, nonostante taluni insuccessi ed errori, devono essere impegnate tutte le energie dei comunisti, poiché è nel glorioso Ottobre Rosso che si fondono teoria e prassi del marxismo-leninismo.
Sulla figura di Lenin, sul suo ruolo determinante per forgiare e guidare il partito che ha diretto questa rivoluzione epocale, brilla la luce eterna del proletariato, che riconosce in lui il suo dirigente supremo. Vi sono però altre personalità che hanno dato il loro importante contributo per la riuscita della rivoluzione e per il consolidamento del potere sovietico. Una di queste è Felix Dzerginskij, che per gli incarichi che ha ricoperto potrebbe ben rappresentare l’immagine della Rivoluzione d’Ottobre. Per la Russia rivoluzionaria, per i comunisti di tutto il mondo, incarna la figura del militante impegnato con abnegazione nel partito per la diffusione del pensiero marxista , per l’attività di agitazione tra le masse, pagata con persecuzioni e reclusioni nelle prigioni zariste. Diventò protagonista nella direzione dell’Ottobre e assunse il compito di dirigere l’organo di sicurezza, la VCK (1), per affrontare una controrivoluzione spietata negli atti di terrorismo, sabotaggio, diversione, per contrastare e debellare le macchinazioni degli imperialisti per soffocare nel sangue la Repubblica dei Soviet. Dzerginskij assunse anche posizioni contrarie a quelle espresse da Lenin, ma fece sempre autocritica, con sincerità. Questo dimostra come la pratica della critica e dell’autocritica serva a sviluppare e cementare l’unità del partito. 

Per la propaganda borghese, per i nemici del proletariato e gli agenti della borghesia, Dzerginskij raffigurava l’icona della repressione arbitraria, della crudeltà gratuita che avrebbe mosso i comunisti in ogni circostanza, era insomma il “boia rosso”. 
Dzerginskij, come Stalin, e in fondo come tutti i dirigenti comunisti che hanno concorso allo sviluppo dell’Urss, sì è guadagnato l’odio della borghesia per la sua inflessibile azione rivoluzionaria. A solo un dirigente “comunista” gli imperialisti hanno riconosciuto umanità e competenza: Gorbaciov, perché ha tradito e ha guidato la distruzione dell’Unione Sovietica.
Ricordiamo il 7 novembre, anniversario della Rivoluzione d’Ottobre, come la data della trasformazione rivoluzionaria che porterà all’abbattimento del capitalismo, onoriamo Lenin, i dirigenti del partito e tutti i rivoluzionari, e il popolo, che primi al mondo hanno avviato e realizzato una società nuova, socialista.
Un altro mondo possibile esisteva già, non dimentichiamolo!

(1) La VCK o Vecheka o CEKA, vale a dire la Commissione straordinaria per tutta la Russia incaricata di contrastare la controrivoluzione e il sabotaggio.Fu Istituita per impulso di Lenin come organo del potere degli operai e dei contadini per difendere la sicurezza della Repubblica Sovietica.

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