mercoledì 17 agosto 2016

Residenti di 11 paesi paragonano la vita di prima del crollo dell'URSS con l'attuale.

REDAZIONE NOICOMUNISTI



Traduzione di Guido Fontana Ros

Secondo un sondaggio di Sputnik Polls, i residenti intervistati di 9 su 11 paesi ex sovietici intervistati e di età superiore ai 35 credono che la vita in URSS fosse migliore di quello dopo il crollo dell'Unione Sovietica.



MOSCA (Sputnik) - Circa il 64% degli intervistati in Russia che hanno vissuto in epoca sovietica crede che la qualità della vita in Unione Sovietica fosse migliore. Circa il 60% degli intervistati in Ucraina è d'accordo con questa affermazione. L'indagine ha mostrato che i più alti tassi di accordo con questa affermazione si trovano tra gli intervistati dellArmenia (71%) e dell'Azerbaijan (69%). Gli intervistati che non possono ricorda com'era vivere in USS, quelli di età 18-24, ritengono che la vita sia migliorata dopo il crollo. Circa il 63% dei giovani in Russia la pensa così. I dati si basano su un sondaggio condotto da Russsian Public Opinion Research Center (VCIOM), M-Vector, Ipsos, Expert Fikri e Qafqaz in 11 paesi della ex Unione Sovietica, su richiesta dell'agenzia di stampa e radio, Sputnik.




Le persone di oltre 35 anni ritengono che la vita in URSS fosse migliore, rispetto al periodo post-crollo, quasi in ogni paese: il 71% contro il 23% in Armenia, il 69% contro il 29% in Azerbaijan, il 64% contro il 28% in Russia, il 60 % contro il 32% in Moldova, il 61% contro il 27% in Kazakistan, il 60% contro il 23% in Ucraina, il 60% contro il 30% in Kirghizistan, il 53% contro il 28% in Bielorussia e il 51% contro il 46% in Georgia. Solo gli intervistati del Tagikistan (39% contro 55%) e dell'Uzbekistan (4% contro il 91%) di età superiore ai 35 ritengono che la vita sia migliorata dopo il crollo dell'Unione Sovietica.

Gli intervistati (sotto i 25 anni) che sono nati dopo o poco prima del crollo dell'Unione Sovietica, ritengono che la vita sia migliore adesso: il 48% contro il 47% in Armenia, il 48% contro il 37% in Kirghizistan, il 56% contro il 35% in Kazakistan, il 57 % contro il 34% in Bielorussia, il 79% contro il 20% in Georgia, il 39% contro il 18% in Ucraina, il 63% contro il 25% in Russia, il 68% contro il 14% in Azerbaijan, l'84% contro il 13% in Tagikistan e l'89% contro 5% in Uzbekistan. Ed è solo in Moldavia che il 69% dei giovani crede che la vita fosse migliore in Unione Sovietica che dopo il crollato (17%).

L'indagine è stata condotta da VCIOM in Russia, da M-Vector in Kirghizistan e Tagikistan, nonché da Ipsos, eda Expert Fikri e Qafqaz in altri paesi dell'ex Unione Sovietica, dal 4 luglio al 15 agosto 2016. Un totale di 12.645 persone hanno preso parte al sondaggio. L'indagine ha coinvolto 1.000 intervistati ciascuno in Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Moldova, Georgia, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, 1.045 intervistati in Uzbekistan, 2000 in Ucraina e 1.600 in Russia. I campioni utilizzati rappresentano la popolazione del rispettivo Paese per sesso, età e posizione. L'errore massimo di campionamento non supera 3,1%, con un livello di confidenza del 95%.

Il Progetto Sputnik Polls

Il progetto internazionale sull'opinione pubblica è stato creato nel gennaio del 2015, in partnership con alcune principali società di ricerca come Populus, IFOP, e Forsa. Il progetto organizza indagini regolari negli Stati Uniti e in Europa sulle questioni sociali e politiche più sensibili.

Nessun commento:

Posta un commento