sabato 19 marzo 2016

Il mito della battaglia di Prokhorovka

REDAZIONE NOICOMUNISTI

Traduzione di Guido Fontana Ros

Acciaio contro acciaio, la più grande battaglia di carri armati nella storia... quante volte abbiamo sentito ripetere queste parole associate alla Battaglia di Kursk svoltasi nella prima quindicina del luglio 1943 fra le truppe sovietiche e quelle germaniche.
Precisiamo che non si è trattato di una singola battaglia ma di una serie di durissime battaglie che si sono combattute nel "Saliente di Kursk" nel quadro dell'ultima grande offensiva strategica tedesca: l'Operazione Zitadelle. Inoltre, per amore della verità, dobbiamo dire che l'urto delle Panzer Division tedesche non è stato fermato dalle forze corazzate sovietiche bensì dal formidabile lavoro di decine di migliaia di uomini e donne sovietici che hanno scavato centinaia di km di trincee, fossati anticarro, bunker e nidi di cannoni controcarro mentre i genieri sovietici interravano decine di migliaia di mine anticarro. Pure la concentrazione di artiglieria da parte russa era spaventosa. Infatti nel collo nord del saliente l'offensiva fu fermata sin dai primissimi giorni mentre a sud i tedeschi ottennero a prezzo di pesantissime perdite la possibilità di uno sfondamento vicino al nodo ferroviario di Prokhorovkha. Qui furono fermati in un grosso scontro di carri che divenne leggendario, ma la realtà fu più modesta. 
Anche se i tedeschi fossero riusciti a passare, avrebbero subito il contrattacco delle riserve del Fronte della Steppa con centinaia di migliaia di soldati e oltre mille carri armati a disposizione.



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