venerdì 14 marzo 2014

La versione "ufficiale" del "Massacro di Katyn" confutata? di Grover Furr


La Redazione di NOICOMUNISTI presenta un fondamentale saggio del Professor Grover Furr che demolisce, prove storiche alla mano, la versione del "mainstream" ufficiale, spudoratamente anticomunista, che attribuisce la responsabilità dell'uccisione di migliaia di prigionieri polacchi nel sito di Katyn al governo sovietico.
Alla traduzione hanno lavorato Guido Fontana Ros e Davide Spagnoli, mentre Danila Cucurnia e Simone Donnini hanno curato la revisione di bozza.



Qui di seguito una breve sinossi del documento:

1) In Ucraina la scoperta di un luogo dove i tedeschi hanno fatto un omicidio di massa.


Nel 2011 e nel 2012 una squadra archeologica polacco - ucraina, scavò parzialmente un sito di esecuzioni di massa nei dintorni della città di Volodymyr-Volyns‘kyi, in Ucraina. I bossoli rivenuti provano che le esecuzioni non ebbero luogo prima del 1941. Nella fossa di sepoltura furono trovate le piastrine di due poliziotti polacchi che in precedenza si pensava fossero stati uccisi dai sovietici, nell’aprile - maggio 1940, centinaia di miglia più lontano. Queste scoperte gettano seri dubbi sulla versione canonica o “ufficiale” degli eventi noti come “Massacro di Katyn”.



2) Jósef Kuligowski



Nel maggio del 2011 gli organi di informazione polacchi riportavano la notizia che una piastrina numerata di metallo, dissepolta dalla squadra archeologica ucraina, era stata identificata essere di quella di un poliziotto polacco, Jósef Kuligowski che fino a quel momento si riteneva fosse stato ucciso dal NKVD a Kalinin (ora Tver‘), in Russia e sepolto con altre vittime del genere a Mednoe, al di fuori della città.





3) Ludwik Malowiejski



Nel settembre 2011 i media polacchi riportarono che la piastrina numero 1099/II, appartenente al sottufficiale anziano di polizia (starszy posterunkowy) Ludwik Małowiejski, era stata rinvenuta nelle fosse comuni di Volodymyr - Volyns‘kiy. Si presumeva che anche Małowiejski, come Kuligowski, fosse una vittima del “Massacro Katyn”; il suo corpo venne sepolto in una fossa comune a Mednoe vicino a Kalinin, dove erano sepolte – sempre veniva presunto – altre vittime eliminate dal NKVD a Katyn nel 1940.



4) Dove ci conduce questo?



Dove ci conduce questo? A “noi”. Voglio dire a quei ricercatori che sono stati affascinati dall’incertezza e dalla controversia politica, dalla sfida di tutte le prove contraddittorie e dal mistero per il quale ho chiamato questo evento: “Giallo della foresta di Katyn”.



5) La Commissione Burdenko



La questione è: il nome di un prigioniero su una “lista di trasferimento”, significa che questi sia stato giustiziato dai sovietici nell’aprile-maggio del 1940 o in qualsiasi altro periodo? Questo ci obbliga a dare uno sguardo più da vicino al Rapporto della Commissione Sovietica Burdenko del gennaio 1944.



6) Cosa successe realmente?



Le scoperte nelle fosse comuni a Volodymyr - Volyns'kiy costituiscono un colpo letale per la versione “ufficiale” del “Massacro di Katyn”.



7) Conclusione

Informazioni biografiche sull'autore possono essere reperite su:


I suoi articoli spesso sono ospitati sul sito personale:








4 commenti:

  1. Compagni. Attendiamo con ansia l'articolo in cui si dimostra una volta per tutte che la terra è in realtà piatta.

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  2. Tu coniglio fascista che non hai neppure il coraggio di firmare con il tuo nome, non meriteresti neanche risposta. Non hai letto nulla, probabilmente perché anche se forse sei in grado di leggere con fatica, non riusciresti a comprendere il testo.
    Comunque attendiamo anche noi con ansia l'articolo che ci dimostri che il ducie e la checca isterica con i baffetti siano stati anticapitalisti.

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  3. Tu ti firmi xche' non rischi niente stai dalla parte del padrone Ebbreo, comoda LA vita.Ma il vento cambia,cambia anche per loro I nostri attuali perfidi padroni giudei

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  4. Eccoti anche qui impegnato in un duro corpo a corpo con l'ortografia della lingua italiana. Scrivendo "padrone" Ebbreo hai fatto 2 errori:
    il primo è di ortografia in quanto ebreo si scrive con una B sola, magari in certe parti d'Italia si dice così ma non è il modo esatto di scrivere la parola;
    il secondo è di scrivere ebreo con la E maiuscola, si tratta di un aggettivo del sostantivo padrone e quindi l'iniziale deve essere minuscola.
    Tralasciamo il resto.
    Il giorno che avrai imparato a scrivere in italiano, torna pure, può darsi che ti si risponda anche nel merito.

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