domenica 19 novembre 2017

Scuole ed asili per i coloni speciali: la sollecitudine dei bolscevichi per l’istruzione e la cultura anche fra i deportati

REDAZIONE NOICOMUNISTI

DI LUCA BALDELLI




Per iniziare queste poche righe di presentazione dell’ultimo articolo del compagno Luca Baldelli, occorre spendere alcune parole sull’immagine del titolo. No, non si tratta di cittadini sovietici. Si tratta di cittadini statunitensi ritratti nello stesso periodo, metà degli anni ’30 dello scorso secolo, contemporanei dei coloni speciali o deportati in Siberia che dir si voglia. Teniamo presente che i coloni speciali erano persone che si erano macchiate di reati contro il potere sovietico e pertanto erano state trasferite in zone molto lontane dalle loro residenze. Se si paragonano le fotografie contenute in questo articolo con questa del titolo si ha l’impressione che le condizioni di vita, compatibilmente con l’asprezza del clima della Siberia, erano incomparabilmente migliori di quelle di liberi cittadini USA che avevano la sfortuna di non essere benestanti o ricchi. La maggior parte di coloro che incontreranno questo articolo si fermeranno a questo punto: invitiamo invece a proseguire nella lettura di questo articolo e del precedente. Taluni potranno avere delle sorprese…
Anche questo è il risultato della Rivoluzione d’Ottobre di cui quest’anno ricorre il centenario.

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